Comunali Reggio Calabria, il M5s ci sarà ma è caos

Comunali Reggio Calabria, il M5s ci sarà ma è caos

Alla fine – senza non pochi mal di pancia, mugugni, discussioni e divisioni, riferiscono i ben informati – la lista dei Cinque Stelle correrà per le comunali a Reggio. Una decisione costata ore di discussione dallo staff nazionale, ma che sembra non placare le polemiche a livello cittadino, dove fra gli attivisti è guerra dentro e fuori dai social network. Alla base dell'ennesimo conflitto fra gli inconciliabili tre meetup di Reggio, il sospetto che quanto meno intempestivi "consigli" abbiano viziato l'incoronazione della lista capeggiata dal quarantaquattrenne architetto Vincenzo Giordano, espressione del meetup reggiocalabria5stelle. Una scelta arrivata all'esito delle discusse "comunarie" – appuntamento elettorale tutto interno ai 5stelle con cui gli attivisti sono stati chiamati a scegliere chi dovesse rappresentare il movimento fra una rosa di tre liste con tre diversi candidati sindaco – e finita sul tavolo dello staff nazionale.
A quanto pare infatti, qualcuno nel giorno in cui tutti gli iscritti sono stati chiamati a scegliere quale delle tre liste proposte avrebbe dovuto rappresentare ufficialmente il M5s nella corsa al Comune, avrebbe giocato sporco drenando voti verso Giordano. Una manovra semplice, ma anche semplice da scoprire e che ha fatto letteralmente imbestialire gli attivisti che si sono sentiti "gabbati" da un messaggio –forse volutamente- ambiguo. Di fatto, il giorno stesso delle elezioni, attorno a mezzogiorno – le 12.09, per la precisione – qualcuno ha inviato un messaggio a tutta la mailing list che fa riferimento al sito www.reggiocalabria 5stelle.it – piattaforma comune ai tre meet up cittadini – non solo ricordando l'appuntamento con le urne virtuali per la scelta del candidato, ma indicando anche che «il meetup reggiocalabria5stelle ha presentato la lista con candidato portavoce sindaco Vincenzo Giordano», con tanto di link a un sito esterno che ospitava il profilo di tutti gli aspiranti candidati presenti in lista.

Accuse da cui i sostenitori di Giordano si sono difesi sostenendo che il messaggio sarebbe stato semplicemente una comunicazione interna ad un meetup, che già in precedenza si era espresso per quel candidato. Versione smentita sia dagli altri attivisti – che per altro sottolineano come sia una pratica quanto meno poco ortodossa ad urne aperte - sia dall'ex webmaster e creatore della piattaforma www.reggiocalabria 5stelle.it, Filippo Parisi. «Quella newsletter– dice – è legata alla piattaforma che nasce nel dicembre 2012, quando è sorta l'esigenza di mettere in collegamento le attività dei due meetup all'epoca esistenti, il 162 e il Reggio Calabria Cinque Stelle. Fino alle politiche hanno lavorato di comune accordo e con notevole soddisfazione da parte di tutti, tanto che si è deciso di riunire i due meetup». Dopo, la storia della piattaforma si sarebbe intrecciata con quella – burrascosa - dei litigiosi meet up cittadini, gonfiati dopo il risultato delle politiche e in seguito parzialmente svuotati tanto da dissidi interni, come dalla decisione di Grillo di collocarsi accanto a Farage al Parlamento europeo. Anche Parisi è uno degli attivisti che qualche mese fa ha deciso di buttare alle ortiche gli anni di militanza «ma posso confermare senza ombra di dubbio che quel sito ha sempre riunito tutti i meetup».
Circostanze su cui lo staff nazionale sembra aver deciso di soprassedere, ma che non spegne le polemiche tutte interne al movimento sul territorio, dove la battaglia per le comunarie sembra aver tracciato - o meglio cristallizzato - solchi inconciliabili fra gli attivisti pentastellati. A qualche ora dall'apertura delle urne virtuali per la scelta della lista e del candidato alla carica di primo cittadino del movimento infatti, il gruppo di Giordano si è visto infatti decapitare la lista, che fino ad allora proponeva come "portavoce sindaco" Salvatore Serranò. Una candidatura su cui è piombato il veto dello staff nazionale, che ha rivelato come Serranò fosse stato diffidato «per uso improprio del simbolo» durante alcune uscite pubbliche, dunque impossibilitato a candidarsi. Una defenestrazione che avrebbe messo fuori gioco anche la lista perché senza il proprio portavoce sarebbe scesa sotto la soglia minima dei 22 candidati, ma soprattutto che non è piaciuta per nulla ad aspiranti candidati e attivisti del meetup reggiocalabria5stelle, tanto da spingerli a fare la voce grossa tanto su social network e forum, come nel corso di un'assemblea regionale, dove avrebbero addirittura occupato il palco pur di far sentire le proprie ragioni. Proteste disinnescate, almeno in parte, dallo staff nazionale che ha offerto al meetup di Serranò la possibilità di scegliere un altro candidato, individuato poi in Giordano. Una soluzione dell'ultima ora che non avrebbe impedito alla lista di affermarsi, nonostante – si sottolinea dall'interno del movimento – si tratti di un attivista iscritto solo dall'aprile 2014, dunque che paradossalmente offre meno garanzie di chi come elettore certificato – cioè iscritto almeno dal dicembre 2013 - è stato chiamato a votarlo.
È in sintesi un clima avvelenato quello in cui il M5s reggino – o almeno parte di esso - prepara la propria campagna elettorale e si accinge a chiudere la lista che entro sabato dovrà essere depositata. Formalmente, in quella dei pentastellati ci sarebbero dieci caselle libere per le quali – ha dichiarato lo stesso Giordano a poche ore dalla vittoria delle comunarie – «è stata avviata un'interlocuzione con gli altri meet up». Interlocuzione – si desume dalle polemiche delle ultime ore – bruscamente interrotta, o forse mai neanche iniziata.

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