Resoconto operazioni Carabinieri 20 giugno 2017

Resoconto operazioni Carabinieri 20 giugno 2017

Nella notte del 20 giugno 2017, in Gioia Tauro (RC), nel corso di un servizio di controllo del territorio disposto dalla Compagnia Carabinieri diretta dal Capitano Gabriele LOMBARDO, i carabinieri dell’Aliquota Radiomobile, hanno tratto in arresto, nella flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, Nucera Antonio, 33enne, reggino, noto alle forze dell’ordine.

Nei fatti, il giovane a seguito di perquisizione personale e veicolare, veniva trovato in possesso di:

  • gr. 10 (dieci) circa di sostanza stupefacente del tipo eroina, confezionata in nr. 1 (uno) involucro in plastica;

il tutto posto sotto sequestro.

Il Nucera, al termine delle formalità di rito, è tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo, così come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria


 

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Nella tarda serata del 17 giugno 2017, i Carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo (RC), diretti dal Capitano Gianluca PICCIONE hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, Fiori Mirko, noto alle forze dell’ordine, 38enne, residente nella frazione Lazzaro di Motta San Giovanni l’uomo si è reso responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia in danno dell’anziana madre.

È stata proprio quest’ultima a chiedere l’aiuto dei Carabinieri tramite il numero di pronto intervento 112.

Il tempestivo intervento dei militari della Stazione Carabinieri di Lazzaro (RC), agli ordini dal M.llo Alfredo MINEO permetteva non solo di cristallizzare la situazione, appurando quindi l’assoluta veridicità dei fatti, ma di porre fine alle continue condotto violente del giovane nei confronti della madre. .

La donna, infatti, si trovava ancora fuori dalla propria abitazione ed inoltre, a causa dei colpi appena ricevuti, di cui recava evidenti tracce in volto, era costretta ad essere sorretta fisicamente da alcuni vicini.

Anche il figlio veniva rintracciato nelle immediate vicinanze del luogo dei fatti.

Immediatamente sottoposta alle cure del caso, la donna veniva riscontrata affetta da “cefalea post-traumatica e contusione addome”, con una prognosi inabilitante di 3 (tre) giorni e, subito dopo, confermava di essere stata picchiata per futili motivi dal figlio, il quale le avrebbe scagliato calci e pugni alla testa ed all’addome.

Le manette scattavano quindi ai polsi dell’uomo che veniva dapprima accompagnato presso gli uffici della locale Stazione Carabinieri da dove, terminate le formalità di rito, veniva tradotto presso la Casa Circondarile di Reggio Calabria.

Adesso dovrà rispondere dei reati di maltrattamenti contro familiari e conviventi, nonché di lesioni personali aggravate.


 

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Alle ore 20:30 del 19 giugno 2017, i militari della Stazione Carabinieri di Villa San Giovanni, hanno tratto in arresto P.C., di anni 38 da Villa San Giovanni (RC), in quanto autrice di maltrattamenti contro i due propri figli conviventi minorenni e delle lesioni procurate ad un proprio condomino.

L’episodio si era verificato alle ore 21:00 circa dello scorso 29 maggio, presso il condominio di residenza della donna, allorquando quest’ultima metteva in atto l’ennesimo episodio di maltrattamenti nei confronti dei propri figli minorenni, di 13 e 7 anni, malmenandoli e minacciandoli più volte di morte.

Solo grazie all’aiuto di un condomino, venuto in soccorso dei due minori poiché allertato dai loro lamenti e dalla loro richiesta di aiuto unitamente alla sua compagna e ad altri inquilini dello stabile, il gesto non sortiva conseguenze peggiori.

15 i giorni di prognosi per il soccorritore dei due minori, a causa dei fendenti subiti dalla P.C. che impugnava un coltello da cucina.

Le indagini immediatamente avviate avevano consentito in tempi brevissimi di denunciare l’autrice del gesto e di raccogliere ulteriori preziosi elementi di colpevolezza nei confronti dell’arrestata.

La P. è stata quindi tratta in arresto in esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Reggio Calabria, dovendo rispondere dei reati di maltrattamenti contro familiari o conviventi aggravati e lesione personale aggravata.

Al termine delle formalità di rito, l’arrestata è stato associata presso la Casa Circondariale femminile di Reggio Calabria.

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