"Ndrangheta perquisizioni e sequestri nelle sedi di RTL 102,5.

"Ndrangheta perquisizioni e sequestri nelle sedi di RTL 102,5.

Perquisizioni e sequestri di documenti sono in corso nella sede legale di Bergamo di "Rtl Radio srl", ad Arcene (Bergamo), Roma, Napoli e a Cologno Monzese, e in alcune società che operano con l'emittente radiofonica. Le perquisizioni sono state disposte dalla Dda di Catanzaro nell'ambito di un'inchiesta sul clan dei Tripodi di Vibo Valentia il cui presunto boss, Nicola Tripodi, risultava, pur senza lavorare, dipendente della "Gesti.Tel srl", ritenuta dagli inquirenti una società di fatto di Rtl.Il capitale sociale della "Gest.I.Tel srl", con sede a Bergamo, società esercente l'attività di telecomunicazioni fisse, secondo quanto emerso dalle indagini, "è suddiviso - è scritto nel provvedimento - tra i soci Rtl 102,500 Hit Radio Srl (quote pari a 18.720 euro) e Rizzo Claudio (quote pari a 2.280 euro) e quindi la Gest.I.Tel. Srl risulta di fatto essere una società facente parte del 'Gruppo Rtl'".'NDRANGHETA: PERQUISIZIONI E SEQUESTRI NELLE SEDI RADIO RTL - Del gruppo, è scritto ancora nel provvedimento, "fanno parte, tra le altre, le società Rtl 102,500 Hit Radio Srl e Open Space Pubblicità Srl, che hanno avuto rapporti finanziari e societari con la ditta individuale 'Music & Co. di Campennì Cosimo' oltre che con la "Campennì Ferraro Management Srl" società che dalle risultanze investigative sembrerebbe essere una sorta di 'concessionaria con esclusiva' per ciò che attiene gli spettacoli organizzati in Calabria dalla società Rtl sopra richiamata". Il provvedimento di perquisizione e sequestro emesso dai magistrati della Dda di Catanzaro Simona Rossi e Pierpaolo Bruni, con il coordinamento del procuratore capo Vincenzo Antonio Lombardo, ed eseguito dai carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia e dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria della stessa città ha riguardato anche i locali ed i veicoli in uso a Cosimo Campennì, di 34 anni, di Nicotera, e a Giuseppe Ferraro, di 33, anche lui di Nicotera, quest'ultimo arrestato nei mesi scorsi per estorsione in un'inchiesta contro il clan Mancuso. Dalle indagini è emerso che Cosimo Campennì è direttamente imparentato col boss Giuseppe Mancuso (alias "Mbrogghjia") di Limbadi, attualmente detenuto per scontare una condanna all'ergastolo. Dagli accertamenti di carabinieri e finanzieri è emerso che la società di Campennì e la "Ferraro Management srl", pur dichiarate fallite dal Tribunale di Vibo, avrebbero acquisito diverse sovvenzioni pubbliche. L'indagine mira, attraverso il sequestro della documentazione contabile, ad accertare i rapporti tra la cosca Tripodi di Vibo Marina e le varie società.

fonte telemia.it

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