Il sottopassaggio del vallone Malachia rimarra' chiuso.

Il sottopassaggio del vallone Malachia rimarra' chiuso.

Sembra che la soluzione del problema riguardante il sottopassaggio del vallone “Malachia”, importante sfogo per il traffico gommato e per i pedoni per l’accesso al Lungomare “S. Francesco di Paola” sarà una delle tante “grane” per la prossima amministrazione comunale che se tutto va bene sarà eletta nella primavera prossima. La Commissione Straordinaria (Gentile-Consolo-Correale) che pure aveva inserito nel proprio programma la sistemazione dell’asta terminale del Malachia, ha dovuto fare un passo indietro, sulla scarta di relazione tecnica affidata, giustamente, alle Istituzioni Superiori e competenti in materia.

Il problema si è posto quasi tutti gli anni da molti lustri, risolto soltanto con provvedimenti “tampone” (con provvedimenti di somma urgenza o contributi straordinari della Provincia e della Regione) proprio per favorire la circolazione che sul lungomare diventa caotica durante il periodo estivo. Gli ultimi eventi meteorici abbattutisi in modo violento nella notte tra il 31 ottobre e l'1 novembre 2015, che hanno fatto esondare il vallone ed inondato diverse strade provocando disagi alla circolazione e danni ingenti alle abitazioni,  hanno determinato il crollo di parte del muro costruito in cemento armato provocando una voragine a pochi metri dai sottopassaggi stradale (Corso Umberto-Via degli Oleandri) e ferroviario. Una spesa irrisoria di diceva da più parti ma, evidentemente, la Commissione Straordinaria ha voluto fare le cose per bene affidando due mesi or sono ad esperti la perizia di fattibilità dei lavori che avrebbero sicuramente messo in atto, se non fossero sorti problemi proprio per il fatto che per legge, è quanto affermano alcuni tecnici,  non si possono effettuare lavori per il transito di veicoli a 150 metri dalla battigia del mare che insistono dove sorgono ponti per la strada ferrata e la rete stradale.

Ed allora? Con una parte del lungomare inghiottita dalle onde del mare, il vallone Malachia che durante l’inverno si ingrossa al punto da esondare e recare danni alle coltivazioni ed alle abitazioni, il problema dovrà essere affrontato con molta serietà perché, l’inizio della spiaggia è più alto rispetto al vallone e quindi sotto i ponti si crea un laghetto che ristagnando infetta l’aria di odori nauseabondi. Bisogna anche considerare che nonostante i “valloni” dovrebbero essere in secca, a meno di acquazzoni, non si è mai capito perché da quello di Bovalino, in tutte le stagioni fuoriescono sempre rivoli di acqua. Sarà cura della prossima amministrazione, come già detto, che dovrà peritarsi di “trovare” svariate centinaia di euro per consentire ai mezzi di transitare con sicurezza ed agli stessi pedoni di accedere sul lungomare sia utilizzando, se possibile, lo stesso sito, sia spostandolo verso la via degli Oleandri.

da il paese.info

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