ARDORE Si discute di depurazione. Bovalino sorvegliato speciale

ARDORE Si discute di depurazione. Bovalino sorvegliato speciale

Si fa il punto della situazione ad Ardore in un incontro voluto dal sindaco Grenci su quello che è in particolare lo stato della depurazione. Sorvegliato speciale ancora una volta Bovalino, in particolare dopo la pubblicazione dei dati forniti dall’osservatorio ambientale diritto per la vita che boccia drasticamente la balneabilità nello specchio d’acqua ricadente davanti al torrente Careri.
Già nel prelievo dello scorso 13 giugno, le acque alla foce del torrente presentavano valori di escherichia coli  e enterococchi intestinali abbondantemente oltre i limiti. Un secondo prelievo effettuato il 21 luglio ha confermato, aggravandolo, il risultato precedente, evidenziando valori altissimi di contaminanti biologici.

All’incontro tenutosi nella biblioteca comunale di Ardore, presenti il comune di Bovalino, Benestare, l’osservatorio permanente, l’osservatorio ambientale per il diritto alla vita oltre ad alcuni cittadini. Assenti importanti il comune di Bianco e di Casignana oltre che alle autorità regionali.

Fare il punto della situazione dunque con l’attenzione tutta focalizzata sull’architetto Antonio Pelle, rappresentante del comune di Bovalino, che ha rassicurato sulla presenza di un finanziamento di 180mila euro proveniente dalle casse regionali che dovrebbe consentire di apportare quelle riparazioni funzionali a mettere in moto il sistemo depurativo, questo a patto che il comune di Casignana dia il via libera sul proprio tratto di competenza, la stazione di sollevamento S5, punto di snodo che spinge i reflui di Bovalino e Benestare a Bianco.
Unico neo, la non finanziabilità della stazione S4 e del tratto di circa 400 metri tra il torrente Careri e il bivio di San Luca che potrebbe cedere sotto le pressioni dei liquami, sul quale si sta ragionando per capire come poter intervenire e soprattutto con quali risorse. Si pensa, a questo punto, di utilizzare parte del finanziamento di 430 mila euro ottenuto dal Comune attraverso il patto Renzi-Falcomatà. Il tratto richiederebbe un investimento di circa 80 mila euro che prevede la sostituzione delle condotte e il ripristino totale della stazione.

Secondo quanto ribadito da Pelle, Bovalino sarebbe pronto a partite, ma è necessario attendere il via libera della Regione che dovrebbe giungere al più tardi lunedì.

Rassicurazione che non  persuadono completamente i comitati di cittadini che hanno avanzato più volte nell’arco dell’incontro la proposta di intervenire nel frattempo con il lagunaggio, soluzione tampone ma che eviterebbe, data la gravità della situazione, lo sversamento diretto dei liquami a mare.

Più proposte sono arrivate anche dall’osservatorio diritto per la vita che, dopo l’opera di monitoraggio delle acque ,ha espresso la propria disponibilità a sostenere i comuni anche attraverso un supporto pratico nella gestione del sistema depurativo.
Una tavola rotonda quella di ieri sera che se pur tardiva potrebbe mettere le basi per un’attenzione costante verso un problema ambientale che non ha mai ricevuto l’interesse necessario. La tematica ambientale che non caratterizza esclusivamente il sistema depurativo, ma che pone l’accento anche sul problema della differenziata, impone una strategia sinergica e un intento comune da parte di tutti i sindaci della Locride che stentano però a trovare soluzioni unitarie nonostante una politica regionale per certi versi più sensibile al problema.

Di Adelina Scorda DA lentelocale.it

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