Bovalino,Requiem per tre commissari

Bovalino,Requiem per tre commissari

Un anno e mezzo fa il Comune di Bovalino è stato sciolto per infiltrazioni mafiose, e di conseguenza è stato commissariato a norma della vigente normativa antimafia. A parte le infiltrazioni mafiose di cui i cittadini sono stati informati solo dalla lettura della commissione d’accesso, il comune di Bovalino presenta da decenni, una serie di criticità che i cittadini vivono giornalmente sulla loro pelle. Il primo grande problema, che tutti vedono, è quello della raccolta dei rifiuti. Il paese, ormai da anni, è diventato una grande discarica a cielo aperto. Montagne di rifiuti in ogni strada, angolo, piazza, spiazzo, torrente. L’immondezza viene prelevata saltuariamente, ma non tutta; i siti restano sempre sporchi perché mancano i bidoni e la gente è costretta a depositare i rifiuti per terra. Per non parlare degli ingombranti che vengono deposti ovunque nell’assenza d’una regolamentazione. Con la gestione commissariale la situazione è peggiorata, e oggi il paese si presenta come un grande immondezzaio con rifiuti solidi e ingombranti disseminati dappertutto, e un fetore si leva da tutte le strade. Un altro grave e annoso problema, evidenziato anche nella relazione che accompagna lo scioglimento, è quello delle fogne che tranquillamente finiscono a mare da anni tra l’incuria generale, compresa quella di coloro che hanno l’obbligo di vigilare sull’inquinamento del mare e dell’ambiente nel suo complesso. Il depuratore consortile non ha funzionato mai sin dalla costruzione, e la foce della fiumara Careri è da anni una cloaca a cielo aperto, ma nessuno ha mai preso provvedimenti. 

Nella relazione prefettizia questo viene bene evidenziato ma i tre commissari governativi che avrebbero dovuto intervenire non l’hanno fatto e oggi la fogna continua ad alimentare la fiumara Careri per finire subito dopo a mare. Fino a qualche mese fa la fogna scaricava nel centro della via Marina ma in seguito all’intervento della magistratura lo scarico è stato convogliato tutto sul Careri, a circa mille metri dal centro abitato. Le strade interne, da anni non hanno l‘asfalto, e oggi presentano ovunque buche pericolose. Dopo più di un anno di gestione commissariale antimafia i problemi si presentano non solo insoluti ma peggiorati. Ora i tre commissari sono andati via, non sappiamo se rimossi per inefficienza o per dimissioni per aver preso coscienza di non essere in grado di risolvere questi semplici grandi problemi. Ora devono arrivare altri commissari ma la speranza e fiducia nello Stato, rappresentato dai Commissari, è morta. I nuovi Commissari devono sapere che ereditano un paese distrutto e che puzza in ogni angolo, e per la spazzatura, e per le fogne. Le erbacce coprono i marciapiedi e quello che resta degli spazi verdi. Per non parlare dei torrenti pieni di rifiuti. Le strade interne un colabrodo con grave pericolo per l’incolumità pubblica. Un paese insomma da ricostruire dalle fondamenta come se uscisse da una guerra.

di Bruno Chine'

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