Avviso agli ammiragli e agli equipaggi rileggendo l'articolo di Antonio Maria Mira su "Avvenire"

Avviso agli ammiragli e agli equipaggi rileggendo l'articolo di Antonio Maria Mira su "Avvenire"

Articolo tratto da ilpaese.info

 

Vivere in paese della Locride portandoci addosso "immagini",  "racconti" e fatti accaduti e che purtroppo accadono. Un incubo quotidiano che viene ricordato sui giornali e da dieci anni sui social network. A far da fila Facebook. Così anche quel che è rimasto dell'Hotel Orsa diventa (2017!) oggetto di "ricordi" Non ricordando però l'Hotel Orsa Sud. Eh già! Quello sforzo coraggioso imprenditoriale dell'Ing. Domenico Panuzzo vale ancora la pena di essere ricordato. Io sono stato uno dei tanti "ragionieri" che si sono alternati per lavorare a fianco dell'ingegnere. Un anno interno: nel 1967. Una premessa, probabilmente fuori luogo, ma mi serve per introdurre l'articolo di Antonio Maria Mira su Avvenire di Sabato 22 Aprile 2017 pag. 9. "Ammiragli" dovrebbero essere i 3 o 4 candidati a sindaco di Bovalino; i rispettivi equipaggi dovrebbero essere i 36-48 candidati a consiglieri comunali. L'esperienza di San Luca (2015) Commissario prefettizio Dr. Salvatore Gullì -dirigente  della Prefettura di Reggio Calabria - e Bovalino (2015) (due Commissioni Straordinarie) - La prima dall'aprile 2015 a giugno 2016 e la seconda da giugno fino alle imminenti elezioni dell'11 giugno 2017, quest'ultima (Caccamo-Pastorelli e Poletti) ha fatto quanto è stato possibile, in meno di un anno, chiamando prima le Associazioni ed i Movimenti politico-culturali per conoscere le realtà bovalinesi, ricevendo, di poi, addirittura carteggi professionali di opere da fare (con relativi piani finanziari) non escluse invettive su realtà per le quali occorrevano "tempi" oltre che danari, ma chiamando lo Stato, le Istituzioni per aiutare il pur difficile "status" sociale, economico e culturale - sono, tra l'altro, l'esempio di uno Stato che ha capito che le nostre popolazioni hanno bisogno di essere "aiutate" non con interventi "a pioggia" che non creano ricadute economiche e valore culturale.  Cosicché "lo Stato è intervenuto a San Luca, con efficienza, trasparenza e legalità. E lo ha fatto in maniera "forte"! Costuendo un campo sportivo da 500 mila euro. Ma l'"Ammiraglio" era ed è un rappresentante dello Stato.  Salvatore Gullì, non ha solo ridato l’acqua al paese, la pulizia di strade e piazze, la raccolta dei rifiuti, viabilità e scuole, ma ha anche rimesso ordine nei conti comunali, da decenni una sorta di 'buco nero', tra disordine, favoritismi, illegalità". Ed è qui che si innesta il ragionamento e l'augurio che faccio agli "Ammiragli" e all'"equipaggio", riportando quanto ha scritto il giornalista Antonio Maria Mira. 
"Vediamo qualche esempio chiarissimo partendo da costi e sprechi. 
I costi del servizio di telefonia mobile sono stati abbattuti dell’82,75% passando dall’incredibile cifra di più di 11mila euro l’anno ad appena 1.900.

Come è stato possibile? Di fronte a 'spese ingiustificate' come il commissario le definisce nella relazione di fine incarico inviata al ministero dell’Interno - con norme e azioni. È stato adottato un «Regolamento per l’assegnazione e l’uso delle apparecchiature di telefonia mobile», eliminate alcune sim card che, pur se inattive, costavano ancora, rivisti i criteri di assegnazione al personale comunale sia dei telefonini che delle opzioni operative, fatto sottoscrivere allo stesso personale i verbaIi di assegnazione e custodia degli apparecchi e delle card. Provvedimenti che non erano mai stati presi, favorendo sprechi e irregolarità. Ma visto che le norme non bastano e che è fondamentale coinvolgere gli stessi dipendenti comunali, ora i responsabili degli uffici dovranno attestare i consumi dei telefonini assegnati. Efficienza e trasparenza che hanno portato ad abbattere anche i costi della telefonia fissa del 92%".

"Ma cifre ancora maggiori sono state tagliate rendendo più efficiente il sistema idrico, passando da un costo di più di 218mila euro (in alcuni anni addirittura 300mila) ad appena 57mila".

"Per quest’anno è previsto l’azzeramento dei costi e addirittura si venderà l’acqua al vicino comune di Benestare. 
E tutto questo eliminando sprechi, allacci abusivi, favoritismi a esponenti mafiosi, sostituendo i contatori e installandone di nuovi, facendo così pagare tutti ma con la soddisfazione di tutti per un servizio che finalmente funziona. Ma mettere i conti in ordine vuol dire anche pagare i debiti. Il comune ne aveva tantissimi, alcuni vecchi di più di dieci anni, colpevolmente trascurati e così cresciuti fino a portare quasi al dissesto finanziario. Ora si sta pagando, non poco, ma riuscendo ad ottenere anche corposi 'sconti'.

Ad esempio proprio per il servizio idrico i debiti erano arrivati a più di 695mila euro, addirittura ceduti a una società di Milano. La transazione ha portato a una riduzione di 295mila euro, così ora bisognerà pagare solo 400mila euro, con rate mensili di 13mila, ma si è stati così bravi che a gennaio era già stata corrisposta la cifra di quasi 107mila. Non gli unici 'sconti' ottenuti. Sono stati abbattuti del 24% i debiti verso la società Locride ambiente per lo smaltimento degli ingombranti, del 40% quelli nei confronti del Mediocredito, concessionario del credito di Edison Energia per fornitura elettrica pubblica. 
E ancora rateazioni ottenute da Equitalia e da Regione Calabria (ma niente sconti...), grazie anche a compensazioni con Iva mai incassata e al riordino della gestione dell’Irap. Soldi incassati e debiti pagati. Grazie poi ad affitti di terreni comunali finalmente fatti pagare, alla vendita di altri a prezzi di mercato (settore riordinato dopo più di venti anni), alle cifre ottenute dal Parco nazionale dell’Aspromonte per la rinuncia dei tagli boschivi e soprattutto ai fortissimi risparmi si è riusciti a realizzare opere, oltre a quelle che abbiamo raccontato un mese fa, come la messa in sicurezza, gli impianti fotovoltaici e quelli termici di alcune scuole, il ripristino della rete viaria, idrica e fognaria, interventi contro il dissesto idrogeologico, oltre ad altre in via di completamento. E il cerchio della buona amministrazione si chiude".

E qui mi taccio. A buon intenditor...

* Antonio Maria Mira è nato a Roma il 5 gennaio 1954. E’ sposato e ha quattro figli. E’ caporedattore nella redazione romana di Avvenire, giornale per il quale da anni cura le inchieste e i dossier di approfondimento.
Dal 1989 è giornalista parlamentare e si è occupato in particolare del settore tra politica e giudiziaria seguendo, tra l’altro, le attività delle commissioni parlamentari di inchiesta e di controllo (Servizi di informazione e sicurezza, Stragi, Antimafia, Ciclo dei rifiuti, Bnl-Atlanta, Cooperazione allo sviluppo), la vicenda di “Tangentopoli” nel suo versante politico (le richieste di autorizzazione a procedere), il commercio delle armi.
Per due anni è stato capo ufficio stampa dell’AGESCI.
Da otto anni tiene una propria rubrica sui rapporti tra politica, ambiente e legalità sul mensile “La Nuova Ecologia” per il quale scrive anche inchieste sui temi dell’illegalità ambientale.
Collabora al mensile “Narcomafie”
Dal 2001 insegna al corso di giornalismo ambientale organizzato da “La Nuova ecologia”.
 Tra il 2001 e il 2003 ha realizzato per “Raisat Album” (il canale satellitare della Rai) una serie 36 puntate dedicata alla “Storia delle rogatorie”; uno speciale per i dieci anni dalla morte di Giovanni Falcone; una serie di 55 puntate sul rapimento di Aldo Moro; uno speciale sugli interventi politici di Moro;  uno speciale sul disastro del Vajont in occasione del quarantesimo anniversario.
E’ stato chiamato a collaborare a numerose iniziative (seminari e incontri su tematiche relative a criminalità organizzata, legalità, beni confiscati, ambiente, sicurezza scuole, informazione) della Conferenza episcopale italiana, Anci, Protezione civile, Legambiente, Cittadinanzattiva, Libera, Federparchi, Greenaccord, Università di Camerino, Regione Campania
Ne 2006 ha coordinato gli incontri-seminari sui beni confiscati organizzati da Libera in Campania e collaborato alla realizzazione della prima edizione di “Contromafie” gli Stati generali dell’antimafia. 
Nel 2007-2008 è stato docente del corso di formazione professionale sulla gestione dei beni confiscati, organizzato nell’ambito del Pon sicurezza del  ministero dell’Interno e coordinato da Libera. 
Nella passata legislatura è stato consulente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’omicidio Alpi-Hrovatin. 
E’ stato vicepresidente dell’Associazione Stampa Romana, il sindacato dei giornalisti del Lazio.
Nel 2006 ha vinto il premio “Ambiente e lagalità”, assegnato da Legambiente alle persone che in vari settori si sono particolarmente impegnati nella difesa della legalità e dell’ambiente, e il premio “Il Parco in prima pagina” promosso da Federparchi, Regione Liguria, Provincia di Genova, Parco regionale del Beigua.
Nel 2007 ha vinto il “Premio Saint Vincent” per il giornalismo d’inchiesta, il maggior riconoscimento italiano nel campo dell’informazione.
Nel 2008, a Casal di Principe, ha partecipato come animatore al corso di formazione per la gestione dei beni confiscati organizzato dal Comitato don Peppe Diana, Libera e Csv-Assovoce.


 

Tags