Dal Comune di Locri una nota a difesa della permanenza a Reggio Calabria dell'Agenzia Beni Confiscati

Dal Comune di Locri una nota a difesa della permanenza a Reggio Calabria dell'Agenzia Beni Confiscati

Il sindaco della Città di Locri, Giovanni Calabrese, sostiene, insieme all’Amministrazione Comunale, la battaglia a difesa del mantenimento a Reggio Calabria della sede istituzionale dell’Agenzia Nazionale dei Beni sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata.

Portare via da Reggio Calabria l’Agenzia, simbolicamente individuata come sede nazionale della stessa, rappresenta un vero atto di miopia politica ed una grave mortificazione per tutti i calabresi onesti.

Si ritiene importante e necessario, invece, riqualificare e potenziare l’Agenzia, quale strumento importante e significativo nella lotta alla criminalità organizzata, cercando di rivederne l’organizzazione per rendere facilmente fruibili i beni confiscati alle cosche continuando così a dare forti segnali della presenza delle istituzioni in territori difficili e contaminati come quelli della Calabria.

Molti beni assegnati ancora oggi non sono fruibili per mancanza di risorse necessarie per la ristrutturazione degli stessi o per confische incomprensibili.

Giusto per fare un esempio pratico, nella città di Locri risultano confiscati immobili non fruibili in quanto non è stato confiscato il terreno sottostante o immobili “circondati” da altre strutture rimaste assegnate alle cosche.

Su queste ed altre criticità riscontrate sarebbe il caso di puntare l’attenzione cercando di individuare valide e concrete soluzioni e non su assurde, imbarazzanti e devastanti iniziative, come il trasferimento della sede dell’Agenzia a Roma.

Pertanto, la Città di Locri condivide la battaglia in difesa di questo importante presidio di legalità manifestando preoccupazione per tale scelta scellerata che si vuole portare avanti, ed auspica che i parlamentari calabresi si impegnino per evitare che ciò avvenga.

 

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