Locri - Cavo risponde alla lettera aperta di Guerrieri

Locri - Cavo risponde alla lettera aperta di Guerrieri

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:

Caro Antonio Guerrieri,

leggo sempre con interesse le riflessioni che diffondi attraverso la stampa ed i social network e, come ben sai, molto spesso ho modo di condividerle idealmente. Apprezzo molto la passione che ti anima e che è alla base del tuo impegno politico e sociale del quale la nostra cittadina ha assoluto bisogno. Capisco e condivido anche la tua profonda indignazione verso un certo tipo di politica sempre più lontano dalla gente, dagli interessi collettivi e dai valori costituzionali che hai ben rappresentato nella tua lettera a me rivolta con gli esempi che riguardano imbarazzanti candidature, oscuri accordi elettorali e scellerate scelte politiche che hanno riguardato e riguardano il PD nazionale e regionale. Come sai, visto che in questi mesi ne abbiamo discusso più volte, sono assolutamente d’accordo con questa tua indignazione che, oltre ad essere nostra, riguarda tantissimi cittadini che hanno sempre “guardato” al mondo della sinistra con speranza e fiducia.

Sono così in sintonia su questo modo di intendere la Politica che condivido anche l’iniziale tuo riferimento all’inopportunità di sollevare questa questione politica in un momento così delicato per la nostra Città; non parlerei, però, solamente d’inopportunità, ma anche d’infondatezza delle questioni che poni. Io capisco che il tuo ruolo di responsabilità e l’importante carica che rivesti a livello provinciale ti spinga ad occuparti ufficialmente di problemi di così ampio respiro; tuttavia, non capisco cosa sia cambiato negli equilibri politici locali per suscitare la tua riflessione: sai bene che la lista elettorale che ha dato vita all’attuale gruppo consiliare di minoranza è nata come aggregazione civica sebbene orientata verso i valori propri del tradizionale centro sinistra. Sai bene anche che sin dall’inizio essa è stata sostenuta solo da una parte del PD cittadino mentre un’altra parte ha preferito sostenere la coalizione di destra capeggiata dall’attuale sindaco e non ha perso occasione in questi tre anni per rimarcare la sua lontananza dalla nostra attività consiliare. Ebbene questi due elementi – che sono rimasti immutati (e mi riferisco, in particolare, alla situazione conflittuale del PD cittadino) - contengono già implicitamente le ragioni dell’infondatezza della tua riflessione. Intanto perché, come sai, ci siamo aggregati ed abbiamo lavorato fino ad oggi (e sono sicuro lavoreremo anche domani) in virtù di idee e programmi condivisi per il benessere della gente di Locri (e non per le rispettive simpatie personali verso questo o quel politico regionale o nazionale) senza interessarci (perché troppo distanti dai problemi della nostra Città) di cosa tramavano i Renzi, i Vendola o i Verdini di turno. E poi perché tra coloro che appartengono a quel sistema “di ispirazione fascista, piduista e massocriminale” di cui parli (la cui esistenza è, purtroppo, più diffusa di quanto si pensi, oltre ad essere documentata anche per via giudiziaria)  non ritrovo nella maniera più assoluta (e credo neanche tu) alcuno dei consiglieri PD che facciano o abbiano fatto parte del gruppo consiliare.

Quanto al nome PD “che è apparso solo in un secondo momento nel nome del gruppo consiliare” ricorderai che il nome venne deciso insieme e che venne chiesto a tutti i rappresentanti delle componenti che diedero vita alla lista elettorale l’eventuale integrazione di una loro sigla nell’originario logo di “Impegno e Trasparenza” e che solo i rappresentanti del PD ne chiesero l’inclusione.

Detto questo non posso che esprimerti il mio sollievo per aver letto tra le tue osservazioni solo serie riserve in merito ai futuri rapporti tra il tuo partito ed il PD: come sai non mi occupo e non vorrò occuparmi di beghe tra partiti, non solo perché non ho mai sottoscritto alcuna tessera nel corso della mia vita politica, ma anche perché ormai le stesse (le beghe, intendo) credo non interessino più nessuno: i miei sforzi concreti (e quelli dei colleghi del gruppo consiliare) sono esclusivamente rivolti verso la soluzione dei gravi problemi di Locri.

Mi sarei seriamente preoccupato, invece, se tra le tue riflessioni avessi trovato censure o riserve sulla nostra attività in seno al Consiglio comunale; se avessi rilevato il nostro tradimento verso quei principi e valori (quali il rispetto delle leggi e delle regole) o quel modo di fare politica (lontano da arroganze e prevaricazioni) che ci hanno unito in passato; o ancora se avessi ravvisato nel nostro agire un tradimento delle proposte politiche (ambientali, finanziarie, sociali o altre) che abbiamo presentato in campagna elettorale a tutti i cittadini.

Ecco, in presenza di tali osservazioni, mi sarei veramente preoccupato.

Questo franco confronto, che dimostra come ogni tanto anche tra fratelli e amici ci si deve far del male da soli, spero possa servire a far decollare finalmente, attorno a quei valori e quegli ideali che ci accomunano, un percorso politico di vera svolta rispetto alle scellerate scelte amministrative che stanno mettendo in ginocchio la nostra Città.

Con immutato affetto

Antonio Cavo

 

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