Intimidazioni a Mammola - La solidarietà e la condanna di SEL Locride

Intimidazioni a Mammola - La solidarietà e la condanna di SEL Locride

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:


La retorica della presunta assuefazione nei confronti dei continui crimini che vengono perpetuati nella Locride viene ogni volta smentita dai sentimenti suscitati e dalle storie che ruotano intorno ad ogni singolo accadimento delittuoso e alle persone coinvolte.
Ma anche quando si pensava di aver visto di tutto accade improvvisamente qualcosa di nuovo e di ancora più inquietante come è stata l'inedita escalation criminale della scorsa notte a Mammola dove, nel giro di pochi minuti, attività imprenditoriali e patrimonio pubblico sono stati oggetto di atti incendiari e vandalici culminati nella gravissima azione incendiaria nei confronti della casa della famiglia Larosa, già in passato più volte vittima di intimidazioni e attentati gravissimi.

E' inaccettabile tutto questo. Perché più che per tutti gli altri crimini che hanno riguardato la Locride la terribile "notte di Mammola" è uno sfrontato e pericolosissimo attacco al vivere civile e allo Stato che non può permettersi, più che in altri contesti e situazioni, che un paese come quello della valle del Torbido, se non altro per la sua conformazione urbanistica e per la sua storia, una o più persone possano agire indisturbate per il tempo utile a mettere a soqquadro così tanti punti della cittadina e al contempo così tante vite e oneste esistenze. 

Non può essere accettabile nessuna giustificazione se dovesse passare del tempo, e soprattutto nel caso della famiglia Larosa, ancora troppo tempo, prima che i responsabili possano trovarsi le manette ai polsi prima e anni di galera dopo. Chiunque essi siano: balordi, ragazzotti malati di 'ndrangheta, "onorati" 'ndranghetisti, un folle piromane. Chiunque sia stato qualcuno dovrà, anzi DEVE, dare celeri risposte.

Il Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà della Locride continuerà come ha sempre fatto a stare dalla parte dei cittadini onesti della Locride, e in particolare alle vittime delle vigliaccherie di ieri notte, e a denunciare la ancora troppa tolleranza diffusa nei confronti dei crimini non di prima fascia e verso la legalità alternata che contraddistingue molte realtà amministrative locali che portano ad aumentare il senso di impunità dei soliti noti e a sovraesporre chi agisce con coerenza e rispetto delle regole scritte e civili.

Il 1 Aprile prossimo sarà a Locri la Commissione nazionale Antimafia: ad essa ci appelliamo per chiedere conto agli organi periferici dello Stato perché continuano ad esserci impunemente così tanti e così gravi blackout democratici in questo lembo di terra teoricamente presidiato oltre misura, ma che in pratica per molti versi e nonostante le tante ed eccellenti retate sembra ancora terra di nessuno.

Circolo SEL della Locride

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