Nuova Calabria: Sanita' allo sbando l'azione individuale serve solo come impatto mediatico...poi il nulla

Nuova Calabria: Sanita' allo sbando l'azione individuale serve solo come impatto mediatico...poi il nulla

L’ambizione è una componente legittima dell’agire politico. Vittorio Foa ha scritto “In ogni passione politica vivono due atteggiamenti: l’amore di sè e la propria valorizzazione sociale, e l’amore per il mondo e per la parte sofferente di esso. Entrambi devono essere elementi costitutivi di un impegno serio”. Cosa dobbiamo pensare, in considerazione di quanto detto, del fatto che alla presentazione del Report sul Registro Tumori dell’Asp di Reggio Calabria (un passaggio fondamentale per la conoscenza del territorio), organizzata dal Sindaco Grenci di Ardore, abbia presenziato un solo Sindaco? Mi si dirà: “lo stesso numero, uno, di primi cittadini presenti alla conferenza stampa di Fuda per lo scioglimento del Consiglio comunale di Siderno, determinato da una legge aborrita, a parole, da tutti”.

        Per passare al tema della sanità, totalmente disorganizzata, dove non leggiamo di alcuna azione corale dei Sindaci, ma ritorna l’azione individuale, di solo impatto mediatico, del Sindaco di Locri Giovanni Calabrese, che arriva anche a rischiare accuse di blasfemìa, tirando in ballo un importante finanziamento concesso per realizzare la strada di collegamento con il Santuario di Polsi. Oppure, leggiamo, di giovani in erba, coltivati nel giardino del proprio Sindaco, che chiedono presidi sanitari per il proprio Comune, senza aiutare il ragionamento e l’aspettativa (che può essere di noi tutti) con analisi, programmi, risorse da impiegare. Così non favoriamo una partecipazione reale dei cittadini che chiedono si di potersi curare, ma anche di comprendere che le loro richieste hanno bisogno di una traccia giusta per svilupparsi. Non vi è dubbio che la sanità sia un diritto da difendere sempre quando parliamo dei presidi sanitari, e non solo, cercando di non perdere nulla. La nostra Regione  sta facendo i conti con un  lungo Commissariamento che non ha portato a compimento quell’opera di risanamento organizzativa ed economica che invece avrebbe dovuto.

        Uno sfascio che il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, in una intervista a Presa Diretta di qualche mese fa, individua nel “cattivo regionalismo che ha rigettato indietro il Sud, spalancando le porte a un regionalismo in cui lo Stato ha rinunciato a riequilibrare i territori e in cui le Regioni più forti non hanno trovato più freno alcuno ai propri egoismi…”. “Oggi anche se lo Stato volesse intervenire nelle regioni meridionali in difficoltà, non potrebbe farlo a causa della delega dello Stato alle Regioni fissata nella Costituzione”.

        Quindi succede che le prestazioni diminuiscono, gli organici si riducono, perche' i dipendenti vanno in pensione e non vengono sostituiti, e  le spese crescono ugualmente. Pesa l'assenza di una struttura tecnica a livello regionale che vada a monitorare, controllare e valutare le attivita' delle Aziende Sanitarie per individuare le criticita' e per fare programmazione.

        In questo quadro si devono tenere i conti in ordine, si deve mostrare un volto della sanita' in cui efficienza e qualita' stanno insieme. Oggi chiedere allocazione di strutture sanitarie sui territori comunali presuppone un occhio attento al fatto che con i nuovi investimenti si e' sicuri di non fare sprechi, di essere  produttivi. Chi può vantare, per affinità politica, una interlocuzione più diretta con i vertici che governano la sanità calabrese e della locride (Asp, Regione, Commissario, tutti di area Pd) si faccia ascoltare, al di là di generici comunicati stampa .

        Nel corso degli anni si è assistito ad una non sempre corretta distribuzione di strutture sul territorio, che ha impedito una corretta parametrazione del rapporto risorse impegnate/risultati ottenuti. Oggi l’assistenza territoriale deve essere la grande scommessa, va adeguata per rispondere a cronicità, prevenzione e sociale. In generale serve però che il governo regionale, rispetto a quello che manca, generi azioni forti e legittime, orientate a far recuperare sul territorio i gravi ritardi accusati.

M. Alessandra Polimeno

Capogruppo consiliare

Nuova Calabria - Bovalino         

 

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