Sciopero della fame a Riace e Caulonia per emergenza umanitaria

Sciopero della fame a Riace e Caulonia per emergenza umanitaria

La Rete dei Comuni Solidali appoggia la denuncia dei Comuni della Locride Riace Caulonia e di tutti gli Enti gestori che gestiscono i progetti di accoglienza immigrati della Calabria che da mesi non ricevono i contributi per la normale gestione dei progetti. Inammissibile che un sindaco debba ricorrere ad un gesto così grave come lo sciopero della fame per richiamare l’attenzione su un problema che coinvolge la sua comunità


Può una mancata firma su un pezzo di carta ridurre alla fame decine e decine di migranti?
Può una mancata firma su un pezzo di carta costringere dei minorenni a restare senza assistenza sanitaria?
Può una mancata firma su un pezzo di carta costringere, in questa estate bollente, intere famiglie a vivere senza corrente elettrica, senza un frigorifero funzionante in cui conservare i cibi?
Può una mancata firma su un pezzo di carta costringere decine di lavoratori a restare per 7 mesi senza stipendio?
Può una mancata firma danneggiare l’economia di interi paesi, costringendo molti piccoli commercianti a fare credito per non lasciare morire di fame degli esseri umani?
Per quello che sta accadendo visto che la Protezione Civile da un anno non eroga a Caulonia e Riace i fondi stanziati per il progetto di accoglienza Emergenza Nord Africa  Eppure si tratta di progetti di accoglienza considerati da tutti vera eccellenza nel panorama nazionale e anche internazionale.

Progetti segnalati dal ministro Andrea Riccardi solo un mese fa, il 20 giugno in occasione della giornata Internazionale dei rifugiati.

Non possiamo più tacere. E’ per questa ragione che noi, da mercoledì 18 luglio, cominceremo uno sciopero della fame ad oltranza, fino a quando non verrà  firmato il decreto di liquidazione.

Domenico Lucano Sindaco di Riace

Giovanni Maiolo Caulonia - Re.co.sol. Calabria 

 

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