Allerta meteo, molti disagi e allagamenti situazione critica sulla costa Jonica

Allerta meteo, molti disagi e allagamenti situazione critica sulla costa Jonica

Un’intensa perturbazione sta interessando, dal tardo pomeriggio di ieri 22 gennaio, tutto il territorio regionale con precipitazioni diffuse, localmente molto intense”. E’ quanto dichiara in una nota l’ing. Raffaele Niccoli, dirigente del Centro Funzionale Multirischi dell’Arpacal che, come è noto, è Centro Funzionale Decentrato di Protezione Civile  Legge n. 100 del 12.07.2012.

“La perturbazione – prosegue il dirigente del Multirischi – ha colpito inizialmente le zone meridionali per poi coinvolgere tutto il territorio regionale ed in particolare il versante ionico centrale dove sono stati registrati valori di precipitazione molto elevati. In alcune stazioni pluviometriche, dall’inizio dell’evento, si sono registrati valori di precipitazioni superiori ai 200 mm.

Ad esempio nella stazione pluviometrica di Fabrizia-Cassari la precipitazione cumulata ha raggiunto i 242 mm, a Santa Cristina d’Aspromonte sono stati raggiunti i 193 mm, a Fabrizia 187 mm e ad Antonimina_Canolo Nuovo la precipitazione registrata è di 176 mm”.

“Tutti i corsi d’acqua dei bacini interessati dall’evento pluviometrico hanno fatto registrare un generale innalzamento dei livelli idrometrici. Le criticità registrate sul territorio regionale riguardano prevalentemente la viabilità, resa difficoltosa a causa di allagamenti diffusi e smottamenti localizzati; si segnala il crollo del manto stradale di un tratto della strada che collega il comune di Girifalco al comune di Amaroni”.

“Per le prossime ore sono previsti ancora fenomeni precipitativi di elevata intensità sulla  fascia ionica centro meridionale. Tali fenomeni saranno accompagnati anche da venti forti e mareggiate lungo le coste esposte”.

“Pertanto – conclude Niccoli – considerato l’assetto idrogeologico del territorio regionale questo Centro Funzionale ha emesso una estensione e aggiornamento dell’Avviso di Criticità in corso di validità. In particolare fino  alle ore 24:00 della giornata odierna: livello rosso (massimo livello di rischio) per tutta la fascia ionica centrale e meridionale e per il versante tirrenico meridionale e livello arancione per le restanti zone; dalle 00:00 alle 14:00 di giorno 24 gennaio: livello arancione su versante ionico centrale e meridionale e versante tirrenico meridionale”.

Il Centro Funzionale, comunque, seguirà in regime h24 l’evolversi della situazione in contatto con il Dipartimento nazionale della protezione civile, le Prefetture – U.T.G. e la  Protezione Civile Regionale

Intanto sulla nuova 106 si viaggia a senso unico alternato per frane e smottamenti

Notizie dalla LocrideL'immagine può contenere: pianta e spazio all'aperto
Alcuni torrenti sono esondati nella Locride, arrivando a lambire la statale 106 che, comunque, al momento, resta percorribile. In particolare, nella zona di Bianco sono esondati la fiumara Laverda, che ha interessato alcune aziende agrituristiche e lambito la statale, ed il torrente Vena. Altri due torrenti hanno superato gli argini nella zona di Bova Marina. Sassi e detriti sono caduti  sulla 106 a Capo Bruzzano mentre a Marina di Gioiosa Ionica l’Anas ha istituito un senso unico alternato per uno smottamento proveniente da una scarpata adiacente al piano viabile.
Numerosi anche i torrenti sotto osservazione da parte della protezione civile regionale guidata da Carlo Tansi, non solo nel reggino ma anche nel catanzarese, dove la perturbazione si sta spostando provenendo dal reggino e per poi proseguire verso il crotonese. Per tale motivo il Centro funzionale multirischi dell’Arpacal esteso e aggiornato l’Avviso di Criticità in corso di validità. “In particolare – ha riferito il dirigente del Centro

Raffaele Niccoli – fino alle 24 di oggi livello rosso (massimo livello di rischio) per tutta la fascia ionica centrale e meridionale e per il versante tirrenico meridionale e livello
arancione per le restanti zone; dalle 00:00 alle 14 di domani: livello arancione su versante ionico centrale e meridionale e versante tirrenico meridionale”.
Strade che stanno crollando, interi quartieri allagati, le strade divenute fiumi, grande timore fra la popolazione. E’ questa la situazione, a Caulonia, il cui vasto territorio di diecimila e settanta ettari, il terzo, per estensione, della provincia di Reggio Calabria è fra quelli a più alto rischio di dissesto idrogeologico. Le situazioni di emergenza si susseguono, inesorabilmente, e molti sono gli interventi effettuati da tutti gli operatori comunali, dalle associazioni di volontariato, da semplici cittadini, dalla protezione civile, e dagli operai sotto la direzione dell’architetto Naso, dirigente dell’area tecnica, con il sindaco Riccio, l’assessore Antonio Cavallo e gli altri amministratori, ma anche semplici consiglieri, impegnati in prima linea. Paura costante nel quartiere attraversato da via dei Carafa, a Caulonia Marina, dove è vivo il ricordo del crollo del muro, che per poco non ha investito i cittadini residenti nei vicini edifici.

nella foto a destra Caulonia marina

in quella sopra Bovalino torrente malachia

 

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