Depuratore di Bianco: verso un ulteriore proroga della gestione provvisoria

Depuratore di Bianco: verso un ulteriore proroga della gestione provvisoria

 

La partenza della gestione del depuratore consortile con comune capo fila Bianco è finita di nuovo sulla scrivania del Procuratore della Repubblica di Locri Ezio Arcadi.

Il prossimo 30 giugno scadrebbero i termini della gestione provvisoria della linea di depurazione che serve i comuni di Benestare, Bovalino, Casignana e Bianco affidata all'Idrotecnica SRL dopo la "conclusione" dei lavori finanziati dalla Regione per il ripristino della funzionalità dell'intera struttura depurativa, gestione che dalle ultime notizie potrebbe proseguire ancora per un mese in quanto sono emerse nuove criticità.

I comuni interessati dal servizio comunque  avrebbero dovuto stipulare, come da accordo con la Regione,  un protocollo d'intesa che regolamenti tra glie enti l'attività manutentiva intorno all'opera o affidare ad un consorzio la gestione della rete, tuttavia un "braccio di ferro" messo in atto dal Comune di Bovalino con l'Idrotecnica SRL, la Regione e gli altri comuni  ha portato ad un nulla di fatto.  Da quanto è dato sapere in vista della scadenza ultima del 30 giugno fissata dalla Regione, Bianco, Benestare e Casignana avevano sottoscritto un "accordo di programma" che Bovalino si è rifiutata di firmare.

La situazione di stasi ha portato ad una contrapposizione netta che vede da una parte l'amministrazione Maesano dall'altra la Regione, l'Idrotecnica SRL e gli altri Comuni  con un vero e proprio "braccio di ferro" che ha portato ad un passaggio formale anche con il PM di Locri il Dottor Ezio Arcadi che ha visto protagonisti sia il Comune di Bovalino che quello di Bianco.

La posizione del comune di Bovalino è chiara: in assenza di tutta la documentazione che certifichi la conclusione dei lavori e la funzionalità dell'impianto non si  intende sottoscrivere alcun accordo per la gestione dell'impianto, avanzando perplessità anche sul reale funzionamento dell'intera rete, tant'è che nei giorni 13-14-15 giugno il Comune di Bovalino ha evidenziato e segnalato alcuni sversamenti a mare per il cattivo funzionamento di alcune pompe di sollevamento. Bovalino contesta inoltre l'inizio del periodo di gestione provvisoria della durata di tre mesi che non dovrebbe essere mai iniziato in quanto le criticità dimostra che ancora il sistema non funzionante. Al momento i fatti danno pienamente ragione alla Giunta Maesano, tant'è che sono serviti e serviranno altri interventi per potenziare alcune pompe di sollevamento. La fragilità dell'impianto di depurazione viene ancora una volta confermato dai fatti  ed il rischio che il milione e 400 mila euro spesi dalla Regione non diano i frutti sperati è concreto.

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