Siderno, Nephilim racconta amicizia e mancanze in “Grattacieli”

Siderno, Nephilim racconta amicizia e mancanze in “Grattacieli”

Il giovane artista sidernese racconta la canzone dedicata ad un amico lontano e la sua visione della musica.

Nephilim (Daniele Galluzzo, classe 2003) è un giovane cantautore di Siderno. Il suo ultimo brano Grattacieli, prodotto in collaborazione da Kalabr8 (Stefano Cavallaro), mixato e masterizzato da Groove (Antonio Callà, di Shark&Groove) e distribuito da Artist First, è stato pubblicato su Spotify e tutte le piattaforme di streaming digitale il 23 giugno. Intervistato per Radio Venere, ci racconta i suoi progetti e il suo rapporto con la musica.

Di cosa parla la tua ultima canzone?

«Grattacieli racconta un’amicizia. Ho scritto questo testo per il mio migliore amico che qualche anno fa si è trasferito negli Stati Uniti d’America per studiare. Da allora il nostro rapporto è mutato, in altre termini si è evoluto. Abbiamo condiviso un lungo percorso, eravamo abituati a vederci ogni giorno e ora per pochi momenti l’anno. La canzone parla delle mancanze e dei momenti insieme dei quali apprezzi veramente il valore solo quando sei costretto a privartene. Anche scambiarsi un messaggio è complicato quando ci separa un fuso orario così ampio. I grattacieli sono i palazzi di cui lui è circondato nella sua nuova quotidianità».

La copertina di "Grattacieli", realizzata da Joe Albanese per Nephilim

Raccontaci il tuo percorso artistico.

«La musica è nella mia vita da quando sono nato, perché è il lavoro di entrambi i miei genitori. Da loro, e con loro, ho imparato molto. Ho pubblicato il mio primo brano nel 2016 e poi negli anni successivi ho distribuito altri lavori. Di recente ho attraversato un periodo d’introspezione durante il quale ho riflettuto sui miei progetti e su quali sono i risultati che voglio raggiungere. Per questo ho rimosso quasi tutta la mia musica dalle piattaforme su cui era distribuita. Ne rimango ancora molto legato, ma rappresentava una versione di me del passato. Ho capito che davo la musica come scontata nella mia vita ma non l’avevo inquadrata all’interno di un percorso, adesso ho fissato degli obiettivi».

Cosa vuoi trasmettere con la tua musica?

«Ho molti versi nel mio cassetto, molti di più di quelli che potete ascoltare, perché ho solo tre brani pubblicati. Rispondo pensando anche alla musica che uscirà, quindi. Mi piace scrivere per immagini, a volte anche solo scene che ho creato nella mia mente. Mi piacerebbe che l’ascoltatore si lasciasse trascinare dalle melodie e dal ritmo, penso a questo quando scrivo. Come in Grattacieli, a volte racconto contesti malinconici ma mi impegno a trasmettere energia. Passo molto tempo con me stesso e spesso la mia mente si sovraccarica di pensieri. La musica mi aiuta a combatterli, elaborarli ed esprimerli e mi piacerebbe che possa essere così anche per chi mi ascolta.

Daniele Galluzzo, in arte "Nephilim"

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