Bovalino,Ordinanza del Sindaco contro la prostituzione a tutela del decoro urbano

Bovalino,Ordinanza del Sindaco contro la prostituzione a tutela del decoro urbano

OGGETTO: ORDINANZA CONTINGIBILE ED URGENTE PER CONTRASTARE

L’ESERCIZIO DELLA PROSTITUZIONE SULLA PUBBLICA VIA E A TUTELA DELLA
SICUREZZA E DEL DECORO URBANO

IL SINDACO

                                                                                          .

Premesso che:

è intenzione di questa Amministrazione Comunale prevenire e contrastare ogni comportamento che, come la prostituzione su strada, può offendere la pubblica decenza anche per le modalità con cui si manifestano, ovvero turba gravemente il libero utilizzo degli spazi . pubblici o la fruizione cui sono destinati o che rendono difficoltoso o pericoloso l’accesso ad essi;

" continuano, da parte di numerosi cittadini, segnalazioni di degrado urbano e ambientale e problemi di decoro cittadino, determinati in particolare dalla diffusione sul territorio comunale del fenomeno della prostituzione su strada sia notturna che diurna, le cui modalità di esercizio generano situazioni di offesa alla pubblica decenza ed alla quiete pubblica;

Considerato che:

la diffusione della prostituzione su strada genera spesso episodi di tensione nella cittadinanza e compromette le condizioni di nonnaie vivibilità dei ' luoghi interessati; l’esercizio della prostituzione si manifesta spesso con atteggiamenti indecorosi ed indecenti da parte delle persone che la praticano, tanto da offendere la pubblica ' sensibilità; 

Rilevato che:

i comportamenti posti in essere da chi esercita la prostituzione generano condizioni igienico-sanitarie pericolose per la salute pubblica e determinano un incremento della commissione di tutta una serie di reati quali atti osceni in luogo pubblico, Zinvasione di terreni privati ed atti contrari alla pubblica decenza;

“ l’occupazione forzosa della strada e dei marciapiedi comporta, per i residenti prossimi a tale aree la grave limitazione della libertà di movimento e della legittima aspettativa di quieto vivere; •* il fenomeno ed i gravissimi effetti di allarme e turbativa per la sicurezza pubblica si sono manifestati con una
specifica e particolare intensità su gran parte del territorio comunale;

Ravvisata quindi

la necessità e urgenza di intervenire per impedire che il fenomeno possa ulteriormente intensificarsi determinando effetti pregiudizievoli per la sicurezza delle persone e con grave pregiudizio alla pubblica decenza nonché per il regolare svolgimento dell’attività turistica;

Atteso che

i poteri esercitabili dal Sindaco, ai sensi dei commi 1 e 4 dell’art. 54 del D.Lgs n. 267 del 2000, possono essere finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati e alla tutela di essenziali interessi pubblici; .

- conformemente ai disposto del citato art. 54, comma 4, ‘del D.Lgs n. 267/2000, del contenuto della presente ordinanza è stata data preventiva comunicazione al Prefetto di Reggio Calabria;

Visto l’art. 54 del D.Lgs. 18 agosto n. 267;

Vista la Legge 24 novembre 1981 n. 689;                                             -

ORDINA   CHE

A decorrere dalla data di adozione della presente ordinanza fino al 31 dicembre 2017, per le esigenze di sicurezza pubblica descritte in narrativa, che su tutto il territorio comunale è fatto divieto a chiunque: di porre in essere comportamenti diretti in modo non equivoco ad offrire prestazioni sessuali a pagamento, consistenti nell’assunzione di atteggiamenti di richiamo e di invito. La violazione si concretizza con lo stazionamento e/o l’appostamento . della persona e/o l’adescamento di clienti e l’intrattenersi con essi, e/o con qualsiasi altro atteggiamento o modalità comportamentali che possano
ingenerare la convinzione che la stessa stia esercitando la prostituzione;  di contattare soggetti che esercitano l’attività di meritricio su strada . o che per atteggiamento, abbigliamento o modalità comportamentali manifestino comunque l’intenzione di esercitare tale attività, nonché concordare con gli stessi prestazioni sessuali sulla pubblica via. Consentire la salita sul proprio veicolo di uno o più soggetti dediti alla prostituzione costituisce conferma palese dell’avvenuta violazione della presente ordinanza;

di eseguire, alla guida di veicoli, manovre pericolose o di intralcio alla circolazione stradale al fine di porre in essere i comportamenti descritti al punto 2. Le violazioni previste al presente punto . comportano anche l’irrogazione delle sanzioni amministrative pecuniarie previste dal D.Lgs. n. 30/04/1992 (Nuovo Codice della Strada).                                                                                                                 ■

Fermo restando l’eventuale applicazione delle sanzioni penali ed amministrative previste dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari, le violazioni previste ai sopra riportati punti 1 e 2, ‘ sono sanzionate con la sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo di C 300,00 ad un massimo di € 500,00. ‘Ai sensi del combinato disposto dell’art. 16, della legge 24/11/1981, n. 689 è ammesso il pagamento in misura ridotta determinato nella somma di €
200,00; per le violazioni alle disposizioni della presente ordinanza si applicano i principi e le procedure previsti dalla L. 24/11/1981 n. 689 e successive modifiche ed integrazioni, salvo quanto previsto al punto n. 3 di cui sopra.

DISPONE

che la presente ordinanza sia valida dalla data di adozione fino al 31 dicembre 2017; che sia resa pubblica mediante pubblicazione sull’Albo pretorio on line, nonché sul sito internet del Comune e nell’apposita sezione dell’Amministrazione trasparente;

che sia trasmessa alla Prefettura, Ufficio Territoriale del Governo di Reggio Calabria, alla Stazione dei Carabinieri di Bovalino, al Commissariato di Polizia di Stato di Bovalino e al Comando di Polizia Municipale anche per le funzioni di controllo, di vigilanza e sanzionatone relativamente al rispetto di quanto contenuto nella presente Ordinanza.


Ai sensi dell’alt. 3 della legge 7/8/1990, n. 241, avverso il presente provvedimento è ammesso, entro il termine di 60 giorni dalla pubblicazione, ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, ovvero in via alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica da proporre entro 120 dalla data di pubblicazione 

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