I cittadini di Natile sono pronti a restituire le schede elettorali se il ponte sul "Careri" non sarà messo in sicurezza

I cittadini di Natile sono pronti a restituire le schede elettorali se il ponte sul "Careri" non sarà messo in sicurezza

"Siamo stanchi di questa situazione, siamo pronti a consegnare le schede elettorali al Comune": è il grido disperato della comunità di Natile Vecchio, poco più di 400 anime nel cuore dell'Aspromonte e precisamente nel territorio comunale di Careri.

 

Circa 120 famiglie lamentano un problema che si tramanda di anno in anno, da un'amministrazione all'altra ma che di fatto non è stato mai risolto. Stiamo parlando dell'esigua lingua di cemento che collega Natile Vecchio a Natile Nuovo e che attraversa la fiumara Careri. Un ponte ad una corsia, costruito negli anni 70, quando fu demolito quello vecchio, per lasciare posto ad una nuova struttura concepita però malissimo. Una sola corsia che obbliga gli automezzi a fermarsi all'imbocco per verificare che il ponte non sia già attraversato da altre vetture, un ponte soprattutto a perenne rischio di crollo, infatti alla base della struttura i piloni che la sorreggono la stessa sono stati ampiamente erosi dalla fiumara Careri che anche se in casi rari quando si gonfia diventa un vero e proprio fiume. Una struttura che è stata teatro di una tragedia pochi anni fa, nel 2010 quando due cugini Antonio Ambesi 23 anni e Antonio Demara di 25 persero la vita, due giovani vite spezzate forse per l'errore umano ma sicuramente perchè la strada non era messa in sicurezza, solo dopo infatti furono istallati dei guardrail adeguati.

Nel 2014 la comunità rimase anche isolata per diversi giorni, e non è stata la prima volta: le forti piogge alluvionali dell'autunno di quell'anno spazzarono via la rampa di ingresso al ponte direzione Natile Vecchio, l'intervento tempestivo dell'amministrazione comunale consentì il ripristino dei collegamenti, ma i disagi tutt'oggi non mancano. Anche i gesti quotidiani spesso diventano un'odissea per questa comunità, non sono mancati i casi in cui è dovuto intervenire un elicottero per trasportare dei pazienti all'ospedale di Locri che necessitavano di cure urgenti. Da quest'ultimo evento alluvionale , 5 novembre 2014, la Provincia si è messa in moto per l'istallazione di gabbioni a protezione del ponte, ma ad oggi i lavori sembra non siano stati completati. "Abbiamo chiesto alla provincia di comunicarci lo stato dei lavori su questo ponte, - ci ha riferito il primo cittadino Giuseppe Rocco Giugno - a tutt'oggi non ci hanno risposto. Abbiamo le mani legate non possiamo nemmeno effettuare un banale intervento come la posa di uno strato di asfalto, non possiamo mettere mani ad un opera se non ci viene certificato il completamento dei lavori. La mia amministrazione ha già provveduto a trovare i fondi per la realizzazione di un nuovo ponte a due corsie e la demolizione di quello attuale, per noi è una priorità. Conosciamo lo stato del nostro territorio e ci siamo sempre prodigati a segnalare a chi di dovere le criticità, come l'avvallamento sulla strada provinciale 112 (Bovalino - Bagnara), che al chilometro nove, all'altezza del nuovo campo sportivo di Natile, presenta una voragine che necessita di interventi urgenti, ma tutt'oggi non abbiamo avuto risposte ed interventi concreti.". A dire il vero tutto il tratto della strada comunale che porta a Natile Vecchio necessiterebbe di un intervento importante: avallamenti buche e quant'altro insieme al drammatico stato del ponte, rappresentano un vero e proprio caso di tragedia annunciata.


 

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