Coronavirus. Ecco l'ordinanza sulle regolamentazioni alla movida

Coronavirus. Ecco l'ordinanza sulle regolamentazioni alla movida

15.20

Cliccando QUI  l'ordinanza che regolamenta le discoteche in Calabria ed altri  settori della movida

14.50:

Alcuni comuni hanno già agito in proprio, in altri addirittura si è proceduto anche alla chiusura di spazi destinati al teatro, ma adesso si va verso la chiusura di tutte le discoteche sul suolo regionale e probabilmente nazionale. Ecco le righe scritte su Facebook dall’assessore Orsomarso:

Abbiamo provato a portare anche le nostre raccomandazioni ai giovani che abbassando la guardia si mettono a rischio contagio nei luoghi di svago .

Ieri ho partecipato alla conferenza Stato Regioni in rappresentanza della Calabria dove insieme agli altri governatori e assessori regionali si è discusso con i Ministri Boccia , Speranza e Patuanelli sia dei rientro dei circa 300 mila italiani da Grecia , Spagna , Croazia e Malta e degli assembramenti nelle sale da ballo .

Ho chiesto al Ministro Speranza di avere una linea nazionale al di là’ delle ragioni economiche degli operatori che avevano incontrato già il Ministro Patuanelli.

Avevamo detto anche agli esercenti calabresi che avremmo tenuto sotto controllo i dati epidemiologici ancora sotto controllo e che non vorremmo subissero una impennata.

Dopo i casi di alcune nostre città avendo prima di tutto la responsabilità della salute dei calabresi e dei nostri ospiti stiamo predisponendo ordinanza che chiude tutte le discoteche della Calabria anticipando quella del Governo Nazionale .

Il ministro Patuanelli ci ha fornito i dati relativi al comparto economico e sta valutando una misura nazionale per ristoro delle perdite degli operatori economici che occupano circa 40.000 persone in tutta Italia”.

 

Nel fare informazione, alle volte è anche giusto dare un giudizio ed è innegabile che se la convivenza col virus è stata messa in preventivo ed allo stesso tempo alla comunità è stato spiegato come comportarsi, arrivare a questo significa che ogni singolo individuo deve avviare una profonda riflessione sul suo modo di essere cittadino.

 

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