Ardore,falso cieco denunciato per truffa

Ardore,falso cieco denunciato per truffa

ARDORE. I carabinieri di Locri hanno denunciato alla competente autorità giudiziaria, S. P., 69 anni, pensionato del luogo, il quale nonostante per l’Inps fosse cieco assoluto, tant’è che aveva diritto al cosiddetto accompagnamento, è stato più volte notato dai militari nell’atto di pulire il marciapiede adiacente alla propria abitazione.I carabinieri, incuriositi dal fatto, hanno deciso di avviare gli accertamenti del caso. Sono così iniziati i pedinamenti al cieco con relative riprese dei suoi spostamenti giornalieri. l’uomo girava per il paese in piena autonomia con disinvoltura e naturalezza, senza bisogno di accompagnatori. In alcuni casi, tornando a casa, dopo aver fatto la spesa, salutava persone che transitavano in macchina apostrofandole per nome ed arrivato davanti al portone d’ingresso della propria abitazione, inseriva tranquillamente la chiave nella serratura senza neanche aver bisogno di occhiali.Insomma, al termine dell’attività investigativa è stata evidenziata una condizione completamente opposta a quella delineata dal quadro clinico descritto nella documentazione sanitaria inerente al soggetto. Per i medici il pensionato non avrebbe potuto svolgere nemmeno le più elementari attività quotidiane. E' stato accertato che dal mese di giugno dell'anno 1986 al mese di marzo del 2011, Codice Fascia Invalidità 10, ovvero il codice attribuito a ciechi assoluti, non ricoverati, con pensione ed indennità speciale, S. P., ha percepito somme per pensione di invalidità e accompagnamento.La pensione netta percepita da novembre 1998 a marzo 2011 ammonta a 40.258,471 euro ai quali si sommano 99.928,154 euro dell'assegno di accompagnamento per un totale di 140.186,26 euro più la somma di 5.485 euro dal mese di marzo del 2011 al 9 maggio scorso. I carabinieri hanno notificato all’indagato un decreto di sequestro preventivo per equivalente emesso dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Locri, su richiesta della Procura della Repubblica, con il quale è stata sequestrata al pensionato, una somma pari a 145.000 euro, l’ingiusto profitto ricavato dalla condotta delittuosa.

fonte reggiopress.it

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