Bovalino,le promesse di Scopelliti al convegno di Nuova Calabria

Bovalino,le promesse di Scopelliti al convegno di Nuova Calabria

Bovalino, ore 20,30. Scopelliti arriva con un'ora e mezza di ritardo. Ad attenderlo, in una lussuosa struttura alberghiera cittadina, ci sono amministratori, cittadini, i consiglieri regionali Imbalzano e Nucera e il senatore Nico D'Ascola, che sta a lui come Niccolò Ghedini sta a Berlusconi, visto che è anche il suo avvocato. La sala è piena, e ai lati del palco due statuarie hostess (una bionda e una mora) assistono il folto tavolo dei relatori del primo di una lunga serie di incontri tematici che qui a Bovalino sono già stati calendarizzati. Tra i relatori, tre esponenti di quella che, secondo gli organizzatori, vuole essere la "meglio gioventù" locridea messa in campo per ben figurare al cospetto del governatore. "Il lavoro che serve, il lavoro che manca" è questo il titolo del convegno promosso dal circolo culturale che edita il periodico "Nuova Calabria" che dà il nome al movimento politico che ha organizzato l'esempio.
Ha fatto gli onori di casa Franco Perrone di Nuova Calabria che è anche consigliere comunale.  «Siamo - ha detto -  un punto d'incontro e di partenza per uscire insieme dalla crisi;  ecco perché stasera ripartiamo parlando di lavoro. I calabresi per carattere devono essere portati ad agire da protagonisti"La consigliera provinciale Sandra Polimeno presiede i lavori: «Insieme a Pietro Crino' - ha esordito - stiamo accompagnando i promotori di Nuova Calabria. Vogliamo lavorare insieme agli enti locali per uscire insieme dalla crisi. Oggi analizziamo la crisi del mercato del lavoro da tre diverse angolazioni, ascoltando le testimonianze di un professionista, di un giovane imprenditore e di un consulente del lavoro. Prima di tutto però dobbiamo puntare sulla formazione per ridurre il gap tra la carriera scolastica e quella lavorativa che invece dovrebbero viaggiare in sintonia, anche attraverso la valorizzazione dell'Istruzione professionale».Il sindaco di Bovalino Masino Mittiga porge il proprio saluto: «Benvenuti alla presentazione di questo nuovo circolo culturale la cui nascita è sempre indice di vivacità culturale.  Con grande amarezza - ha osservato - noto l'assenza del sindaco di Ardore il cui consiglio comunale è stato sciolto ieri. Non ce l'aspettavamo da questo nuovo governo e come AssoComuni chiederemo che l'attuale legge sugli scioglimenti vada modificata». E poi un piccolo spunto critico: «L'attuale governo regionale sta facendo molto per il lavoro e gliene va dato atto. Però i quattro milioni di euro destinati alla discarica di Casignana potrebbero essere dirottati per sviluppare la raccolta differenziata».
Il consigliere regionale Pietro Crino' ha premesso che : «Il movimento politico che si riconosce nella lista Scopeliti ha in agenda una serie di appuntamenti tematici. Oggi si parla di lavoro, ad agosto discuteremo di beni culturali e a settembre di nuovo di lavoro con sindacati confederali e Confindustria. Rivendico con orgoglio il lavoro fatto da sindaco di un Comune inspiegabilmente sciolto e contro lo scioglimento abbiamo proposto ricorso al Tar del Lazio. Questo Stato è davvero unitario se si offrono le stesse opportunità a tutti i territori e il nostro non può esser ostaggio di analisi sociologiche per noi penalizzanti. Anche sulla viabilità stradale si va avanti troppo lentamente mentre i vertici di Trenitalia latitano. Anche la giustizia e l'ordine pubblico sono al di sotto delle nostre esigenze». Dopo il quaderno di doglianza, Crinò ha citato  «L'esempio di un utilizzo alternativo dell'ospedale di Gerace nella ricettività turistica fatto dal presidente Scopelliti che rappresenta una soluzione intelligente per usare una struttura mai entrata in funzione. Ma bisogna soprattutto uscire dalle logiche assistenziali e rimboccarsi le maniche mostrando intraprendenza. Grazie a Nuova Calabria che stasera ci offre una preziosa sponda».
Il primo relatore a parlare e' l'avvocato Francesco Criaco, già candidato sindaco di Africo. «Ci sono - ha esordito - fattori sociali e culturali che allontanano domanda e offerta di lavoro. L'area suburbana e rurale improduttiva è preponderante rispetto a quella minoranza di imprese realmente produttive che hanno cultura imprenditoriale e da noi si vive troppo di impiego pubblico. Poi, per colmare il divario con altre realtà servono infrastrutture e abbandonare ogni logica clientelare. La prima cosa che chiedono i ragazzi è quanto si guadagna non se si possiedono le necessarie competenze professionali. È la famiglia a dover trasmettere i valori del sacrificio ai giovani oltre che quella della meritocrazia, rifuggendo quello del guadagno ad ogni costo».Il giovane imprenditore Bruno Panuzzo ha parlato della sua esperienza nel campo informatico ed editoriale: “«Ho iniziato - ha detto - con poche risorse ma mi sono rimboccato le maniche e ora ci siamo stabilizzati anche se la crisi ci costringe a rimetterci in discussione tutti i giorni e allora abbiamo messo su una casa editrice nel settore del multimediale. Le nostre famiglie ci hanno trasmesso onestà e rispetto e non conti correnti bancari».
Ci pensa Bruno Squillaci, consulente del lavoro con esperienza di gestione nei fondi Pip a uscire dal mero discorso incentrato sui valori etici per passare a qualcosa di più prgamatico.  "Plaudo - ha detto - all'attività della Regione nella formazione di tutte le fasce anagrafiche. Anche il decreto che agevola le assunzioni di giovani va valutato perché non è vero che devono sussistere tutte le caratteristiche esposte ieri dalla stampa nazionale ma sono alternative tra loro. Certo che il tasso di disoccupazione intorno al 13% è allarmante. E il problema non riguarda solo i giovani ma chi ha più di quarant'anni e le cui speranze di ricollocarsi sono ridotte al lumicino. Al momento la ripresa è assai difficile visto il contesto socio economico globale aggravato dal fiscal compact che in Italia porterà un aumento esponenziale dell'imposizione fiscale. Serve - ha proseguito - una terapia d'urto per fare ripartire il cuore dell'economia. Prima di tutto va ridotto il Cuneo fiscale. Poi vanno ridotte le troppe pastoie burocratiche delle autocertificazioni che ancora non si possono presentare via e-mail, nemmeno con pec con firma digitale. Noi proponiamo di rilanciare i tirocini formativi agevolando e semplificando il ricorso da parte delle aziende. L'ordine dei consulenti del lavoro è a disposizione del presidente Scopelliti per avviare, magari dalla Locride, un tavolo permanente per l'occupazione».
Il senatore Nico D'Ascola ricorda che «La Regione Calabria sta facendo miracoli per ampliare l'offerta di lavoro e il Governatore  riunisce periodicamente noi parlamentari. Purtroppo il problema è a carattere nazionale e internazionale . Per fare ripartire l'economia bisogna stimolare il livello dei consumi e poi bisogna stimolare gli investimenti per la crescita. Ergo, va ridotto il livello di tassazione superando le politiche monetarie rigoristiche del governo Monti e noi del centrodestra l'abbiamo sempre detto specie dopo l'introduzione dell'Imu. Gli stimoli al mercato del lavoro messi in atto dall'allora ministro Fornero in maniera stravagante e folkloristica, del resto, non hanno prodotto risultati. Bisogna altresì rivalutare la cultura sfruttandone gli aspetti che possono agevolare lo sviluppo. Ricordiamoci che studiare e' importante e che anche l'industria manifatturiera non è più quella degli anni '50 ed esige competenze e professionalità».
Conclude Scopelliti poco prendendo la parola poco prima delle 22: «Quando manca la politica - ha esordito il governatore - purtroppo si creano scenari critici nel mercato del lavoro come quello della Multiservizi: se ci fosse stato ancora Arena sindaco avrebbe messo la firma necessaria a scongiurare questi fermenti negativi. Non possiamo sempre prima subire le scelte per poi determinarci. Nei comuni commissariati non esiste azione dinamica per la crescita dei territori e lo sviluppo. Lo stesso governo Monti ha svenduto il Paese ai potentati economici europei, avviando una spirale recessiva. L'impegno manifestato ieri dal Consiglio dei Ministri non è quello che mi aspettavo, ma è comunque uno sforzo. Oggi  - ha continuato - sono le Regioni gli unici enti che dispongono di fondi comunitari tanto che la loro programmazione si fa insieme al governo anche se troppo spesso vengono usati per supplire alle carenze delle risorse ordinarie. In Calabria dall'esperienza delle forze lavoro siamo partiti per creare una serie di bandi con progetti che, una volta a regime, creeranno 15.000 nuovi posti di lavoro. Le graduatorie per i giovani laureati partiranno nelle prossime settimane. Il limite dell'informazione è che non fa sapere certe cose ma punta sul sensazionalismo delle singole vicende processuali che riguardano i rappresentanti istituzionali. Idem per quanto riguarda la riduzione dell'emigrazione sanitaria: se ne parla un giorno solo e poi si torna alla solita gogna mediatica di chi pensa solo alle beghe politiche e alle istituzioni sotto assedio da parte degli inquirenti. Tornando al lavoro, bisogna anzitutto recuperare i fondi comunitari e la stessa Locride deve puntare a valorizzare la propria vocazione turistica. Crino' ha una grande responsabilità politica e quando Bilardi fu candidato al Senato pensammo tutti all'apertura verso la Locride. Sui tirocini formativi, poi, va ricordato che sono misure temporanee che non risolvono il problema in maniera strutturale. Noi preferiamo puntare alla piena occupazione nelle strutture turistiche e alberghiere mettendo i tirocini formativi nei periodi in cui i lavoratori di quel settore sono inoccupati dopo l'estate. Basta ricordare che la Regione sta facendo un accordo per fare arrivare migliaia di turisti stranieri nella Jonica».
Il democrat sidernese Franco Lombardo lo stuzzica sul problema dei rifiuti e Scopelliti risponde che non è la Regione che ha più responsabilità «Perché - ha detto - ora sono i Comuni a dovere gestire lo smaltimento dei rifiuti visto che la Regione ha dato la possibilità di stoccare quantità aggiuntive di rifiuti ,stante la situazione di emergenza del settore. Se poi il problema dei Comuni e' che non possono pagare le aziende del trasporto e dello smaltimento questo e' un altro discorso. Anche la stessa trasferenza prevede che i rifiuti stoccati provvisoriamente negli impianti entro qualche ora vengano portati in discarica. Stiamo ricostruendo un sistema reduce da 15 anni di commissariamento che non hanno prodotto nulla di buono». Concludendo sul tema del lavoro, Scopelliti ha ribadito un concetto già noto: «In fase di programmazione dei fondi europei 2014-2020 dobbiamo puntare sulla cultura del lavoro vero, riducendo le azioni destinate alla mera lotta alle devianze.

fonte lentelocale.it

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