La famiglia Falcomatà contrattacca: “Scopelliti? Un ignorante confuso”

La famiglia Falcomatà contrattacca: “Scopelliti? Un ignorante confuso”

Scopelliti soffre di “confusione mentale” ed è vittima di “un'evidente povertà culturale e interiore”. I familiari di Italo Falcomatà rispondono per le rime al governatore “dimissionario” della Calabria che, durante l'intervista rilasciata pochi giorni fa a Giorgio Mulè nel corso dell'evento “Panorama d'Italia”, aveva più volte tirato in ballo l'ex sindaco della Primavera reggina. Come, del resto, avevano fatto i suoi legali durante il primo atto del processo Fallara, al termine del quale il governatore è stato condannato a 6 anni di reclusione per abuso d'ufficio e falso in atto pubblico.


Sul palco del teatro Cilea, Scopelliti aveva fatto allusioni pesanti. Sul buco al Comune di Reggio, per esempio: “Lo avevamo ereditato da chi ci aveva preceduto”. E ancora: “Falcomatà ebbe 50 avvisi garanzia, ma il centrodestra non infierì mai”. Infine, Scopelliti aveva riservato una tirata d'orecchi direttamente ai familiari di Falcomatà, da cui, dopo la condanna, si sarebbe aspettato “un segno di solidarietà che non è arrivato”. Ora i congiunti dell'ex sindaco ribattono: “Apprendiamo dagli organi di informazione le esternazioni dell’ex sindaco Scopelliti nei confronti di Italo Falcomatà. Duole che l’ex sindaco dia un'immagine di sé così scriteriata tanto da scaricare, ancora una volta, le sue responsabilità su persone che purtroppo non possono più difendersi. Poco importa, tuttavia, attesa l’inconsistenza delle sue affermazioni”. C'è una differenza sostanziale tra l'“interessamento” che la Procura ha avuto nei confronti di Falcomatà e quello nei confronti del suo successore. I Falcomatà lo sottolineano: “Gli avvisi di garanzia non sono condanne, quindi, non fanno di un “avvisato” un delinquente. Le condanne, invece, certificano un reato”. 
E, come a voler ribadire una sorta di obnubilamento mentale di Scopelliti dovuto alle grane giudiziarie e alle difficoltà politiche, i familiari ricordano che “mai nel periodo in cui ha amministrato Reggio aveva parlato di gestioni pregresse e di debiti che gli sono venuti in soccorso a oltre dieci anni di distanza e hanno già trovato modo di essere verificati e smentiti nel corso del processo e infine nella condanna”. 
“Noi – continuano – non ci rallegriamo della condanna di Scopelliti, anzi gli rivolgiamo un pensiero carico di umanità perché le cattiverie e le stoltezze che racconta sono chiaramente sintomo di una confusione mentale che si somma a una evidente povertà culturale e interiore. L'ormai ex governatore vive di ricordi confusi, anzi falsi”. 

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