Peppe Scopelliti e Mario Occhiuto a cena da Jole Santelli

Peppe Scopelliti e Mario Occhiuto a cena da Jole Santelli

COSENZA Gli invitati hanno portato una bella torta, quella destinata ai grandi eventi. Il gusto è rimasto top secret, non gli ospiti di casa Santelli: l'ex governatore Peppe Scopelliti, il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto e l'ex consigliere regionale Fausto Orsomarso. Tutti a cena a casa di Jole. Menù della serata: strategie per le prossime e imminenti elezioni provinciali (Occhiuto è il candidato presidente dell'area di centrodestra alternativa a quella gentiliana) e per le regionali del 23 novembre.



La coordinatrice calabrese di Forza Italia ha quindi aperto le porte della sua maison sia al primo cittadino e compagno di partito Mario, sia agli strani alleati Peppe e Fausto. Perché la loro "collocazione" politica a tuttora resta parecchio incerta. Scopelliti, dopo aver contribuito alla sua fondazione, con il Nuovo centrodestra è quasi un separato in casa (allontanamento che si è determinato all'indomani delle disastrose europee); Orsomarso, invece, si è autosospeso dal partito (assieme a Nazzareno Salerno) subito dopo le nomine dei commissari sanitari operate dalla giunta regionale.

Molto probabile che, tra una portata e l'altra, i convitati abbiano messo a punto le strategie migliori per permettere a Occhiuto di imporsi su Marcello Manna (il candidato appoggiato dai fratelli Gentile) e sul pretendente del centrosinistra, Giovanni Papasso. Ma è ovvio che a Scopelliti le sorti della Provincia cosentina interessino relativamente. E infatti il destino di Occhiuto ha tenuto banco fino all'antipasto, poi Jole e Peppe hanno concentrato le loro attenzioni sulla sfida del 23 novembre. L'ex presidente della Regione ormai è deciso a schierare una lista civica di fedelissimi che rientri nella coalizione del centrodestra.

E chissà se in questa nuova compagine non trovino posto anche lo stesso Orsomarso e Salerno, i fuoriusciti da Ncd. Ma c'è un intoppo non di poco conto. Nella riunione romana del Coordinamento voluto da Berlusconi per supervisionare le candidature, sia il presidente Altero Matteoli, sia il leader dell'Udc Lorenzo Cesa, sarebbero stati concordi nel chiudere alla ricandidatura dei consiglieri regionali uscenti nelle liste civiche della coalizione. Un accordo - probabilmente caldeggiato dal coordinatore regionale di Ncd Tonino Gentile - che, di fatto, sbarra la strada alle ambizioni civiche degli Scopelliti boys.
Ma l'ospite Jole ha voluto sapere di più (a proposito: come se la caverà in cucina?). L'argomento più interessante è stato infatti il possibile ritorno in Fi di Scopelliti e i suoi. Il discorso è ancora prematuro, per cui è possibile che la transumanza da Ncd agli azzurri si realizzi solo dopo le regionali. Ma l'accordo di massima è stato raggiunto. Di torta, alla fine, ne è rimasta solo qualche piccola fetta. E gli accordi a pancia piena si fanno più facilmente.

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