Il centrosinistra si apre ai movimenti e cerca la pace interna. Ancora niente dati ufficiali

Il centrosinistra si apre ai movimenti e cerca la pace interna. Ancora niente dati ufficiali

Sarà necessario attendere ancora domani prima di avere i risultati definitivi delle elezioni primarie del centrosinistra in Calabria, vinte da Mario Oliverio, prossimo candidato governatore della coalizione. E' stato il segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno, a sottolineare la necessità di completare conteggi e verifiche prima della diffusione ufficiale dei dati. 






Orientativamente Oliverio si sarebbe aggiudicato il 56 per cento dei voti, seguito da Gianluca Callipo che ha ottenuto il 40 per cento, quindi Gianni Speranza con il 4 per cento. Si tratta però, è stato sottolineato nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Lamezia Terme, solo di dati parziali che dovranno essere confermati. Rispetto all'affluenza, il dato resta quello fornito alla chiusura dei seggi, e cioé 110mila elettori che hanno voluto esprimere il proprio voto per scegliere il candidato del centrosinistra.

Ma è proprio sull'unità della coalizione che ora si scommette tutto. Il clima avvelenato della campagna elettorale per le primarie rischia di lasciare strascichi nel popolo del centrosinistra. Così i tre candidati si sono presentati insieme a Lamezia per gettare acqua sul fuoco e dimostrare compattezza, come tra l'altro sottolineato anche subito dopo l'esito. Oliverio ha spiegato i suoi obiettivi, ma lo ha fatto tenendo accanto a sé gli altri due candidati, Gianluca Callipo e Gianni Speranza, e il segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno.

Secondo Oliverio, dunque, occorrerà «allargare le alleanze alle forze del territorio e della società civile», ma prima di ogni cosa, ha aggiunto, occorre «recuperare la fiducia dei cittadini». Rispetto ai temi prettamente programmatici, Oliverio ha puntato molto sulla necessità di «utilizzare le risorse dell’Unione europea, che in parte sono tornate indietro, per mettere in moto l’economia e creare lavoro».

Rispetto alle primarie, e alla necessità di riportare la discussione nei ranghi, Oliverio ha gettato acqua sul fuoco delle polemiche che erano divampate negli ultimi giorni, sottolineando che si è trattato di «un confronto tra competitor e non uno scontro tra rivali».

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