Bovalino: un passo dopo l’altro verso la strada del commissariamento

Bovalino: un passo dopo l’altro verso la strada del commissariamento

La pagina che avremmo non voluto leggere, nella storia bovalinese, è stata già scritta.

Il Consiglio comunale di Bovalino è stato sciolto dopo che sono state accertate forme di condizionamento della vita politica e amministrativa da parte della criminalità organizzata, questo, è quanto ci è pervenuto dalla seduta del Consiglio dei Ministri, riunitosi giovedì 2 aprile 2015: festa del nostro san patrono San Francesco di Paola.

All’Ente, adesso, toccherà infilare i suoi due piedi in una scarpa.   

Un commissariamento gradito, per alcuni, non desiderato, per altri.  Quello che ci si augura è se questo commissariamento servirà a cambiare il “modus operandi” di dipendenti e amministratori in un prossimo futuro.   La Commissione Straordinaria s’insedierà dopo la nomina dei tre membri che la comporrà; e svolgerà il suo mandato nell’interesse della Pubblica Amministrazione per un periodo che andrà dai 12 ai 18 mesi prolungabili fino a 24.

La Casa Comunale è la dimora degli interessi generali di ogni cittadino ma per motivi di differenziazioni e di collusioni, il cittadino ignaro o condizionato agisce ponendo fiducia in chi esplica mansioni a tutela di un diritto. Non si vuole generalizzare in merito alla questione, e dire che tutti i dipendenti comunali adottano criteri propri, che fanno pensare, visto i fatti accaduti, ad atteggiamenti d’inquinamenti inequivocabili di un operato che non lascia spazio alla trasparenza ma ad un proliferare d’intese clandestine fra persone, a danno di altri.   In questa classe lavoratrice ci sono per fortuna, anche bravi e meritevoli dipendenti comunali che all’interno della pubblica amministrazione esplicano il proprio lavoro con diligenza e serietà. Purtroppo le “mura” di questo maestoso edificio non sono animate da poter provare quello che i fatti attestano, ma nel convertire il fatto in immagine, l’edificio comunale assume sembianze di una gigantesca piovra dai tentacoli recettivi che risponde agli stimoli ambientali alimentando ogni forma d’ingordigia.

All’esasperazione amministrativa del comune di Bovalino, si aggiunge quella della comunità bovalinese che guarda imperterrita il processo di decadimento della cittadina.

Segnali di cattiva amministrazione nel corso di questo mandato erano stati lanciati anzitempo dai consiglieri che a quel tempo ricoprivano cariche di vice sindaco ma che dopo poco hanno scelto di intraprendere vie diverse, allontanandosi da una maggioranza calamitata a sostenere una situazione in bilico.

A questo punto, visto i risultati mancati di un programma politico andato deserto, e visto l’immagine deturpata della cittadina dai fatti accaduti in questi ultimi giorni, non rimane che riconoscere all’uomo il suo peggiore artificio che ne comprova nell’involuzione e nel ritorno a forme inferiori, con riferimento alla vita culturale, sociale, politica ed economica di una ridente Bovalino. 

E come disse Napoleone: “La politica deve governare gli incidenti e non lasciarsi governare da essi”

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