Siderno, "Donisi" si racconta: questa sera il live in Planteria

Siderno, "Donisi" si racconta: questa sera il live in Planteria

Giancarlo Figliomeni, in arte “Donisi”, si esibirà questa sera per “Fragaglia”: ci racconta la sua musica infestata.

SIDERNO – Giancarlo Figliomeni non è solo l’autore de La Costa Sonica, la newsletter musicale made in Locride, ma scrive e compone musica. Nei panni di Donisi, il suo nome d’arte, si esibirà questa sera alle 23 in Planteria a Locri all’interno di Fragaglia, la rassegna di musica emergente a due passi dal mare, con ingresso gratuito. Intervistato per RadioVenere, ci racconta la sua musica "infestata".

Come nasce il progetto Donisi?

«Lavoro con la musica da sempre, è la mia passione. Donisi è nato durante il lockdown, un po’ per gioco. Mi stuzzicava l’idea di proporre un mio progetto personale, e nei mesi della pandemia ho avuto il tempo di elaborare alcune idee che avevo. L’intenzione era quella di creare un grande contenitore per le mie fantasie musicali, senza paletti di genere, nell’ottica di poterlo poi proporre dal vivo. Ho iniziato a registrare da casa producendo delle demo da solo, poi mi sono rivolto ad amici e professionisti per avere un confronto, migliorare la qualità e chiudere le tracce da pubblicare su BandCamp. No, Donisi non è su Spotify».

«Mi piace definirlo un “progetto mobile”, perché può essere suonato live in diverse formazioni. Ho scelto questo nome d’arte perché non volevo presentarmi come cantautore, non mi sento così. Donisi è la mia contrada, e chiaramente non viene associata a sonorità di questo tipo, mi intrigava il contrasto. È stata anche una decisione (più o meno consapevole) di portare con me la mia terra d’origine quando stavo per lasciarla».

Perché distribuisci su BandCamp?

«Dal punto di vista degli ascolti, è una scelta autolesionista, ma è adatta per il personaggio. Nella mia newsletter ho parlato di BandCamp, permette di avere un rapporto più diretto con l’ascoltatore ed è, in proporzione, più remunerativo; è più etico e mi consente una maggiore flessibilità. L’utente consuma come preferisce: chi vuole può comprare e dare un contributo, chi vuole può scaricare, chi vuole può ascoltare in streaming. C’è più valore. Scegliere quest’alternativa, da indipendente, significa non approvare il metodo di Spotify. Chiaramente, se un editore un domani mi proponesse di pubblicare la mia musica su Spotify non direi di no», sorride.

Raccontaci la musica di Donisi.

«Io definisco il mio genere musicale come haunt pop, cioè pop infestato. È un’inversione del dream pop, perché il sound è elettronico e malinconico, voglio che la mia musica mi metta a disagio, per stimolarmi. Al momento ho distribuito solamente tre pezzi. Il primo si intitola Non Luoghi. Ci sono alcuni luoghi che sembra non appartengono a nessuno, come quelli di transito, gli aeroporti in particolare. Volevo esprimere la sensazione che si ha quando li si attraversa. Nel mondo contemporaneo questo fenomeno si sta espandendo, ci sono sempre meno luoghi identitari e più in cui siamo solo di passaggio. Mi interessava raccontare come viviamo questi luoghi e come interagiamo con i loro ambienti e il senso di precarietà che trasmettono, per affrontarlo».

La copertina di "Non Luoghi", di "Donisi".

La copertina di "Non Luoghi", di "Donisi".

«Il secondo brano distribuito è Ecco un altro Inverno, ed è molto autobiografico. Qui ho cercato di raccontare l’amore per il proprio luogo, ciò che chiamiamo casa, senza trovarsi più bene. È un sentimento difficile da raccontare, è frustrante, ma sono sicuro non sia così solo per me».

La copertina di "Ecco Un Altro Inverno", di "Donisi".

La copertina di "Ecco Un Altro Inverno", di "Donisi".

«Il terzo singolo che potete ascoltare su BandCamp si intitola Supermarket Nostalgia. È nato da una riflessione sui cellulari e internet e di come si siano progressivamente trasformati in dei supermercati digitali, portatili, abilissimi a venderci prodotti facendo leva sulla nostalgia. Se ci fate caso, periodicamente ritorna di moda qualcosa. È una strategia che funziona molto bene. È un supermercato che ci entra in camera. È molto limitante, rischia di diventare alienante, non sai dove finisce un mondo e inizia l’altro. Non voglio essere moralista ovviamente, io sono il primo che consento a questi meccanismi di invadere la mia quotidianità. Tutto ciò che ascoltate nei brani non sono altro che idee che mi infestano, uso la musica per esorcizzarle».

La copertina di "Supermarket Nostalgia", di "Donisi".

La copertina di "Supermarket Nostalgia", di "Donisi".

Cosa proporrai nel tuo live in Planteria?

«Nel live in Planteria porterò i brani editi più gli inediti di Donisi. In formazione con me ci saranno Kaelo (Michele Macrì) alle chitarre, alle macchine e alle tastiere e Antonio Scambelluri al basso e altre tastiere. Non mancherà anche un momento più intimo, cantautorale. Ma non voglio anticiparvi di più!

In foto, Giancarlo Figliomeni/Donisi

In foto, Giancarlo Figliomeni/Donisi

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