I senatori del NCD calabrese chiedono le dimissioni di Rosy Bindi dalla commissione antimafia

I senatori del NCD calabrese chiedono le dimissioni di Rosy Bindi dalla commissione antimafia

I senatori del Nuovo Centrodestra Nico D'Ascola, Antonio Caridi e Giovanni Bilardi hanno reso noto che sarà presentata una interrogazione parlamentare al Ministro dell'Interno, Angelino Alfano, sulla vicenda relativa al prolungamento del commissariamento del Comune di Reggio Calabria, chiedendo le dimissioni della presidente della commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi. 




“Il 9 ottobre 2012 – affermano i senatori del Nuovo Centrodestra – il consiglio comunale di Reggio veniva sciolto dal Consiglio dei ministri per contiguità mafiose, come spiegato dal ministro dell'Interno dell'epoca, Annamaria Cancellieri. La commissione prefettizia nominata per la gestione dell'amministrazione sarebbe scaduta in data 19 febbraio 2014. Tuttavia in data 18 febbraio 2014 veniva convocato in limine il Consiglio dei ministri per l'esame del Dpr di proroga della durata dello scioglimento del comune. Tale decreto veniva approvato, al dichiarato fine di consentire il completamento delle operazioni di risanamento delle istituzioni locali”. “Ebbene, in una tale situazione, la decisione – proseguono i senatori – di prorogare il commissariamento – che, tutt'altro che aiutare, grava ulteriormente sulla città di Reggio, stante il bilancio nefasto della gestione straordinaria della città e l'aumento imbarazzante delle emergenze sociali – è intervenuta dopo forti pressioni esercitate da parte di alcuni esponenti del Pd, tra cui l'onorevole Rosy Bindi. Pressioni, queste, esercitate non certo nell'interesse effettivo di una città che necessiterebbe di un'amministrazione eletta liberamente, forte e ben qualificata, capace come tale di affrontare l'emergenza. Si tratta di pressioni intuitivamente rivolte allo scopo di partito di potere usufruire di un più ampio arco temporale nel quale individuare un serio e credibile candidato del Pd al ruolo di sindaco. Posto, dunque, che deve reputarsi inaccettabile il fatto che sia stato attuato un condizionamento delle scelte del ministro dell'Interno per ragioni di palese matrice politica – utilizzando il ruolo istituzionale di presidente della commissione Antimafia rivestito dall'onorevole Bindi – si chiede che venga avviata una verifica sull'attività svolta dalla Commissione prefettizia che amministra il comune di Reggio. Infine si chiedono le dimissioni dell'onorevole Rosi Bindi da presidente della commissione Antimafia”.

Tags