Fuori ora “Buio”: Anfysia racconta il suo nuovo singolo

Fuori ora “Buio”: Anfysia racconta il suo nuovo singolo

Dalla paura al coraggio. In “Buio”, l’artista roccellese canta le difficoltà interiori per esorcizzarle.

ROCCELLA J. – Buio, il nuovo singolo di Anfysia (Giuseppe di Garbo), è stato rilasciato questa notte su Spotify e tutte le piattaforme di streaming digitale. Distribuito da Universal Music Italia per AAR Music, è stato prodotto da Kira. Mix e master a cura di Groove.

Dalle sonorità pop punk, il nuovo brano di Anfysia è incentrato sul tema della paura. «Spesso la vita ci pone davanti a situazioni complesse, momenti di difficoltà o di stallo», racconta l’artista. «Quando l’entusiasmo e la forza di reagire vengono meno, è come se fossimo avvolti dalle tenebre: dentro di noi solo il buio». E a poche ore dalla pubblicazione, il singolo è già virale nella playlist editoriale sanguegiovane di Spotify.

Ma la canzone è anche un inno di resilienza. «Per non rimanere incastrati dentro noi stessi quando ci sentiamo vuoti serve coraggio. Ogni difficoltà può renderci più forti e insegnarci qualcosa», continua Anfysia.

Per questa ragione l’arrangiamento del brano è energico, in totale contrasto rispetto allo stato d’animo del testo. Dove si fermano le parole, arriva la musica. «Mi piace utilizzare ogni dettaglio di un brano per trasmettere qualcosa. La musica di Buio è carica di forza perché vuole essere un urlo di incoraggiamento. Nonostante le insicurezze, le preoccupazioni, i pensieri e le paranoie possiamo andare avanti e rialzarci».

«Credo sia importante prendersi cura della propria salute mentale. Come spesso accade nella mia musica, Buio nasce dalla mia esperienza personale, dai miei pensieri e dai miei momenti di difficoltà», spiega l’autore. «Per questo motivo sono particolarmente legato a questo brano. Metto l’anima in ogni canzone, in ogni nota che scrivo e in ogni parola che canto. Nella mia musica nulla è casuale, ogni elemento ha un significato».

I dettagli della musica di Anfysia si riconoscono. Ormai da qualche anno lavora alla propria identità musicale e sonora, delineando sempre più nitidamente la direzione del suo progetto artistico. «Credo che l’originalità non stia necessariamente nel seguire un genere di nicchia; la si può trovare anche approcciando ai generi musicali più diffusi», conclude. L’importante è scavare dentro sé stessi, e lavorare con passione e pazienza.

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