Ue estende indicazioni per anticancro al seno ribociclib

Ue estende indicazioni per anticancro al seno ribociclib

 

La Commissione europea ha approvato un'estensione di indicazione per ribociclib, un inibitore selettivo delle chinasi ciclina-dipendenti 4-6 (Cdk 4/6), che in aggiunta alla terapia ormonale nelle donne con tumore al seno avanzato Hr+/Her2- ha dimostrato di migliorare i risultati ottenuti con la sola terapia ormonale e di prolungare la sopravvivenza e rallentare la progressione della malattia. Il farmaco è ora approvato anche in combinazione con una terapia endocrina e un agonista dell'ormone di rilascio dell'ormone luteinizzante (Lhrh o Luteinising hormone-release hormone agonist) nelle donne in pre e peri-menopausa con carcinoma mammario localmente avanzato o metastatico Hr+/Her2-.

"La cosa in più che ha questo farmaco rispetto ad altri è uno studio ad hoc sulle donne giovani in combinazione con un farmaco che blocca le mestruazioni associato a un terapia endocrina - spiega all'AdnKronos Salute Lucia Del Mastro, coordinatrice della Breast Unit del Policlinico San Martino di Genova - Possiamo rallentare la progressione della malattia e tenerla sotto controllo per un periodo più lungo. Inoltre, con questo farmaco possiamo trattare anche donne più giovani con una terapia che non dà gli effetti collaterali della chemioterapia e si riesce a conservare un'ottima qualità della vita".

In Europa una donna su 5 con diagnosi di carcinoma mammario ha meno di 50 anni. Il carcinoma mammario pre-menopausale è una malattia biologicamente distinta e più aggressiva rispetto al carcinoma mammario in post-menopausa, ed è la principale causa di morte per cancro nelle donne di età compresa tra 20 e 59 anni. Queste giovani donne devono affrontare sfide specifiche, tra cui induzione precoce della menopausa, stress emotivo e tensione nella vita professionale e personale. "Attualmente in Italia ci sono 40 mila donne che convivono con una diagnosi di tumore al seno metastatico, di cui il 70% rientra nell'identikit che potrebbe beneficiare di questo trattamento", sottolinea Del Mastro.

Secondo le stime, a livello globale ogni anno 267 mila donne riceveranno una diagnosi di carcinoma mammario in fase avanzata. Fino a un terzo delle pazienti con carcinoma mammario allo stadio iniziale svilupperà successivamente la forma metastatica, per la quale attualmente non esiste alcuna cura.

"Ribociclib è l'unico inibitore di Cdk 4/6 con uno studio clinico di fase III dedicato esclusivamente alle donne in pre e peri-menopausa con carcinoma mammario avanzato Hr+/Her2 - sottolinea una nota di Novartis - Gli studi clinici di fase III Monaleesa-7 e Monaleesa-3 hanno dimostrato un prolungamento della sopravvivenza libera da progressione (Pfs) e risposte cliniche già a partire da 8 settimane dopo l'inizio del trattamento con la terapia di combinazione con ribociclib. Nello studio Monaleesa-7, ribociclib più un inibitore dell'aromatasi e goserelin ha quasi raddoppiato la Pfs mediana nelle donne in pre o peri-menopausa rispetto all'inibitore dell'aromatasi e goserelin da soli (27,5 mesi rispetto a 13,8 mesi). Nello studio Monaleesa-3, ribociclib più fulvestrant ha dimostrato una Pfs mediana di 20,5 mesi, rispetto ai 12,8 mesi di fulvestrant in monoterapia in tutta la popolazione in post-menopausa, in prima e seconda linea"

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