Padre tratto in arresto per abusi sessuali sulla figlia minore adottata in bielorussia

Nel corso della mattinata, i Carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno tratto in arresto un cinquantenne cosentino, per violenza sessuale continuata aggravata nei confronti della propria figlia adottiva, minore.
I fatti risalgono al 2003, quando una giovane coppia cosentina si reca in Bielorussia per una adozione. Dopo una serie di contatti con le Autorità Locali, i coniugi ottengono l’affidamento di due bambine, rispettivamente di 9 e 10 anni, rinchiuse sin dalla tenera età in un orfanotrofio.
Quel viaggio, agli occhi delle piccole prospettato come una rinascita, come l’inizio di una nuova vita, un po’ come accade nelle fiabe a lieto fine della Walt Disney, diventa ben presto il più terribile dei film dell’orrore.
Nel corso del periodo di frequentazione, della durata di un mese, le bimbe hanno dormito alternativamente con uno dei futuri genitori. In questi frangenti, l’uomo ha iniziato ad abusare della più piccola delle due.
Una volta ottenuta l’adozione e con il rientro in Italia, l’orco, con assidua morbosità, ha continuato ad abusare della bambina, sottoponendola a ogni tipo di violenza sino alla maggiore età. Un incubo protrattosi per quasi un decennio.
L’attività, coordinata dal Sost.Proc. Dott. Antonio Bruno Tridico, della Procura della Repubblica di Cosenza, nasce da una confidenza raccolta da una persona vicina alla famiglia adottiva, insospettitasi degli strani comportamenti del padre nei confronti delle fanciulle.
Le testimonianze raccolte, il “diario degli orrori” recuperato, i riscontri effettuati, costituiscono l’humus dell’indagine investigativa sviluppata, conclusasi con l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del mostro.
Alle ore 11.00, presso il Comando Provinciale di Cosenza, si terrà una conferenza stampa.