La replica di Savica a "Nuova Calabria"
In questa mia nota mi rifaccio ad una frase di uno dei più grandi politici e statisti del nostro tempo , Giulio Andreotti , il quale diceva " il potere logora chi non ce l'ha ". Io dico per rispondere brevemente al presidente di "Nuova Calabria". In questo caso dico al simpatico presidente ed al suo movimento "il partito logora chi non ce l'ha". Non rispondo sulla veridicità dei miei incarichi di partito sollevata in maniera scherzosa (spero) forse per sdrammatizzare la caduta di stile fatta quando si vantavano, sui giornali, di coalizioni varie di centro destra e di vari candidati a sindaco di destra. Dietro mia richiesta, una nota congiunta dei coordinamenti di ‘Giovani per le libertà Forza Italia’ e "Studenti per le libertà "hanno tolto ogni ombra sulle mie nomine di partito, allegando persino le copie originali firmate. Ringrazio le due sedi per l'intervento di smentita ribadendo che non mi sarei mai aspettato di dover scendere così in basso in politica nella mia cittadina. Purtroppo il lavoro di spionaggio da parte degli ispettori Gadget di turno è andato male. Di certo non potevo essere pazzo a parlare di centro destra, o di coalizioni di destra, oppure, ancora di più, di candidati sindaco per il centro destra, e parlare in nome e per conto della destra, senza avere un briciolo di incarico. Sarei veramente un millantatore o da manicomio psichiatrico, Ritengo che ci debba essere rispetto degli elettori, e principalmente di un partito e non solo, ma di Bovalino, che è stanca della situazione verificatasi al Comune, e deve sentire anche queste millanterie sui giornali, e sui marciapiedi, dove ritengo che non ci sia bisogno di deleghe per parlare, ma si può anche dire che, a breve, si conquista anche il posto di Sergio Mattarella. Nell'articolo del simpatico presidente c'è una frase iniziale che mi ha colpito molto che spero, almeno per lui,corrisponda, almeno questa, al vero.. "Si in effetti si sta cercando il percorso per l'ingresso nel partito garantendo la nostra dimensione politica". Quindi la domanda mi nasce spontanea, ma allora ho ragione, si parla di centro destra e ancora si deve entrare nel partito e trovare posto? Perdono " dimensione". Penso che questa sia la frase che conferma la mia prima certezza, cioè che, da militante di partito disconosco all'interno del centro destra il movimento in questione. Quindi il millantatore sarei io? Penso che la popolazione di Bovalino e gran parte dei simpatizzanti di destra, dopo queste battute e gesti di "spionaggio" degni dell’ispettore Gadget e che lasciano il tempo che trovano, si sono resi conto di una scorrettezza e arroganza politica che non esiste in nessuna parte del mondo. Devo ammettere che da parte del movimento mi sarei aspettato una risposta politica, e non di spionaggio, visto lo spessore politico di alcuni componenti del movimento. La nota del simpatico presidente per certi aspetti mi ricorda il leggendario "ultimo giapponese" Hiroo Ononda, soldato dell'esercito imperiale che rimase nella giungla a combattere la sua guerra privata fino al 1974. Oggi lui rappresenta l'ultimo Bovalinese, colui che spera ancora nel cambiamenti e nella svolta epocale preannunciata dal suo movimento per le comunali di Bovalino.Per quanto riguarda l'amico Vincenzo Primerano,stando così le cose, penso che, essendo quanto menotesserato di "Giovani per le libertà ", possegga quanto meno un titolo per poter parlare, rispetto alle millanterie e malignità di basso profilo che sono stato costretto a leggere. Penso che sia ora che questa telenovela debba finire, anche perché Bovalino , non ha bisogno di sterili polemiche, ma di persone all'altezza di governare il paese; senza fare la solita retorica, ci si deve rimboccare le maniche e lavorare per il paese e per le varie problematiche, senza incappare in queste bassezze politiche. Riguardo al "modo barbaro con cui è stata giustiziata la lingua italiana" termine che ha utilizzato nella pseudo risposta, caro presidente, prima di rivoltare al suo articolo l’accusa di ostrogoto, ritengo che lei non é nelle condizioni di poter dare lezioni a nessuno, provi anzi ad imparare qualcosa all’interno del suo movimento .
