San Pantaleone, cittadini in rivolta a causa dell'assenza di acqua

San Pantaleone, cittadini in rivolta a causa dell'assenza di acqua

Sono esasperati i cittadini di San Pantaleone, costretti a sopportare l’assenza di acqua ormai da tantissimi giorni. Nonostante le varie richieste fatte anche occupando la sede comunale il 4 luglio u.s., nulla è cambiato e la gente si trova a fare la spola verso le fontane delle frazioni vicine per portare a casa l’acqua.

Situazione disastrosa se si pensa ai malati, agli anziani, alle famiglie con bambini ormai allo stremo ed a tutte quelle persone che non si possono permettere il lusso di approvvigionarsi con mezzi propri.

Il Comitato Cittadino rappresentato da Giuseppe Marino, Quinto Candito e Francesca Pizzi ha scritto al Commissario una lunga missiva,  che qui si allega, in cui si chiede l’intervento immediato per risolvere la grave situazione ed anche una comunicazione piu’ efficiente che informi il Comitato e per suo tramite la cittadinanza di come il Commissario intende intervenire, entro quali termini, con quali risorse….

Alla missiva allegate anche gli atti relative alle proteste degli anni passati. Stupisce leggere il resoconto di una riunione del 2012 e verificare quanto da allora nulla è cambiato.

La gente chiede risposte  al Commissario dott. Picone, non puo’ piu’ attendere…, i provvedimenti non sono piu’ procastinabili. Sanno bene i cittadini che la problematica  dura da decenni e che quest’anno ha riguardato anche la frazione di San Lorenzo, sede della Casa Comunale dove gli abitanti sono  in protesta da giorni. Per questo motivo abbiamo ritenuto di scrivere a tutti gli Enti che a vario titolo potrebbero intervenire.

San Pantalone quest’anno è vuoto, con questa situazione nessuno si sente di tornare in paese e così ci perdiamo anche quel turismo delle radici che d’estate animava i borghi. Nessuno resta dove mancano i servizi essenziali, nessuno investe dove niente è certo. Nel silenzio delle istituzioni muore pure la speranza del ripopolamento dei borghi e del turismo delle radici.

A rischio anche la festa patronale di fine luglio per celebrare il patrono del paese.

 

 

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