BOVALINO: tornano a bruciare le discariche a cielo aperto

BOVALINO: tornano a bruciare le discariche a cielo aperto

Lo spettro degli incendi ai cumuli di spazzatura ai bordi delle strade del comune di Bovalino sta tornando d'attualità. Non essendo ancora disponibile un luogo dove poter stoccare gli ingombranti, e non avendo modo i cittadini di disfarsi di elettrodomestici vari, cartoni, vecchi mobili e quant'altro, sono costretti loro malgrado a depositarli nei pressi dei bidoni per la raccolta dei rifiuti. Vista inoltre la lungaggine o forse l'incapacità a risolvere in tempi brevi il problema "cottura" o a trovare un'alternativa per lo stoccaggio degli ingombranti, i cumuli per le vie di Bovalino sono sempre più grandi. Questa mattina nel frattempo a distanza di quasi un anno dall'ultima grande emergenza sui rifiuti, sono riapparsi i primi incendi a cassonetti e spazzatura. E'  stato infatti dato alle fiamme l'ammasso di rifiuti presente da mesi sulla provinciale che porta a Bovalino superiore all'altezza del cimitero. Ora certamente sarà, forse, meno complicato compattare il tutto, l'augurio è che si provveda in tempi brevi alla pulizia, ma non solo per il luogo oggetto di incendio, ma per tutte le discariche a cielo aperto, che sono diventate un pessimo biglietto da visita per quei pochi turisti che ancora hanno voglia di tornare a Bovalino. Inoltre la sensazione è che ci siano cittadini di serie A e cittadini di serie B: perchè in altre vie tipo loc. Rosa (vic. Zingari) e loc. Ternicola (sotto passaggio S.S. 106) ci ci si è attivati per la pulizia "considerato che tale situazione crea pregiudizio per l'igiene e la salute pubblica e per l'ambiente" ed in altre, a distanza di mesi, ancora no? Possibile che solo una festa di un rione sia da stimolo per questa amministrazione affinchè si faccia pulizia? Allora che sia festa tutto l'anno ed in tutte le vie del paese!

 

 

Sopra a sinistra via Tarzia da mesi stuprata dai rifiuti.
A destra la provinciale per Bovalino superiore prima e dopo il rogo di questa mattina. Queste sono solo due immagini, ma di situazioni analoghe ne troviamo a decine, che denunciano lo stato di abbandono di Bovalino.

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