Caso Scajola: accolta la richiesta di estradizione della Rizzo

Caso Scajola:  accolta la richiesta di estradizione della Rizzo

La Corte d'Appello di Aix en Provence ha accolto la richiesta di estradizione di Chiara Rizzo, la moglie di Amedeo Matacena arrestata lunedì all'aeroporto di Nizza. Chiara Rizzo potrebbe tornare in Italia venerdì prossimo. Secondo quanto appreso, Chiara Rizzo potrebbe lasciare il carcere delle Baumettes di Marsiglia già nelle prime ore di venerdì e essere estradata attraverso la frontiera terrestre di Ventimiglia. Qui Chiara Rizzo sarà presa in carico dagli uomini della Dia e trasferita nel carcere di Imperia o in quello di Genova Pontedecimo dove dovrebbe rimanere per qualche giorno.


Chiara Rizzo, visibilmente provata, ha accolto in lacrime la decisione favorevole all'estradizione della Corte d'appello del Parquet di Aix en Provence alla quale aveva ribadito la volontà di tornare al più presto in Italia. Subito dopo la pronuncia del giudice, alla Rizzo è stato consentito di vedere la figlia, che ha abbracciato piangendo. Chiara Rizzo e sua figlia Francesca, 21 anni, si sono viste per una manciata di secondi in aula al termine dell'udienza della Corte d'appello del Parquet di Aix en Provence durante la quale i giudici hanno consentito l'estradizione in Italia della moglie di Amedeo Matacena. La donna, in lacrime, ha abbracciato la ragazza dicendole «ti prego, perdonami». Poi è stata portata via con le manette ai polsi. La donna, in jeans, camicetta e capelli raccolti, si è mostrata visibilmente provata. Chiara Rizzo è stata quindi riaccompagnata al carcere delle Baumettes. Secondo l'avvocato Carlo Biondi, che assiste Chiara Rizzo con gli avvocato Bonaventura Candido di Reggio Calabria e Geraldine Flory nominata d'ufficio dal Parquet, la donna dovrà attendere ancora un paio di giorni prima di lasciare definitivamente il carcere di Marsiglia per tornare in Italia. Intanto si è svolta nella sede della Dia di Reggio Calabria una riunione operativa tra i magistrati e gli investigatori che indagano sulla vicenda che ha portato all' arresto dell'ex ministro Claudio Scajola. All'incontro hanno partecipato oltre ai magistrati della procura reggina, il capo della Dia di Reggio Calabria, il responsabile del Reparto investigazioni giudiziarie della Dia e alcuni funzionari e ufficiali della direzione centrale di Roma giunti a Reggio su disposizione del direttore della Dia Arturo De Felice. Al vaglio degli investigatori ci sono i numerosi documenti acquisiti durante le numerose perquisizioni effettuate agli indagati e agli arrestati.

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