Una petizione per salvare la ferrovia jonica

Una petizione per salvare la ferrovia jonica

Salviamo e rilanciamo la Ferrovia Jonica. E' la petizione popolare lanciata su Change.org da Domenico Gattuso, docente di ingegneria dei trasporti all'Università "Mediterranea" di Reggio Calabria, e impegnato già da tempo in politica (è stato candidato alle Europee dello scorso maggio e alle elezioni regionali dello scorso novembre). Una petizione diretta al presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, ma anche una rivendicazione nei confronti delle istituzioni nazionali "per salvaguardare e rilanciare – si legge – la Ferrovia Jonica, la Ferrovia della Magna Grecia" perché "la comunità locale non vuole accettare un ulteriore suo impoverimento". Per firmare – e quindi partecipare alla determinazione degli indirizzi politici, sfruttando questo importante istituto di democrazia diretta – basta cliccare qui.

 

Questi i 10 punti  della proposta:

"1. Costituzione e convocazione di un tavolo tecnico con la partecipazione di rappresentanti dei movimenti, dei comuni e di loro tecnici di fiducia;

2. Assunzione immediata di un provvedimento che blocchi e annulli definitivamente le operazioni di smantellamento di binario in corso da parte di RFI e attivi il ripristino del binario tagliato presso la stazione di Marina di San Lorenzo;

3. Avvio di una procedura di gara per l'acquisto di 15-20 treni regionali di ultima generazione; al tal fine si potrebbe procedere attraverso una rimodulazione dell'Accordi di Programma stipulato fra Regione e Ministero della Coesione che stanziava 80 Mni di Euro per la elettrificazione di una non ben definita tratta ionica (il progetto non è mai stato elaborato dalla Regione Calabria e i fondi sono rimasti fermi presso il Ministero);

4. Predisposizione ed attuazione di un piano di rilancio dei servizi di trasporto ferroviario su standard di qualità europei, attraverso un nuovo programma di esercizio che preveda:

- il ripristino dei servizi con treni da Sibari verso la Puglia a cadenza oraria e maggiore frequenza nelle fasce orarie di punta;

- il ripristino delle corse ferroviarie fra Catanzaro Lido e Lamezia Terme a cadenza oraria e maggiore frequenza nelle fasce orarie di punta;

- la presenza di treni locali di raccolta e distribuzione (su brevi distanze come la Locride) e di treni rapidi sulle direttrici principali (Crotone-Lamezia Terme; Roccella-Lamezia Terme; Reggio Calabria-Catanzaro Lido; Reggio Calabria-Bari; Sibari-Paola-Lamezia Terme; ecc.);

5. Recupero funzionale dei fabbricati di stazione, cessione degli stessi fabbricati ai comuni, previa realizzazione di opere e adozione di tecnologie utili a garantire:

- servizi di assistenza e di informazione ai viaggiatori ed ai turisti;

- servizi di interscambio modale;

- decoro e qualità ambientale (cura del patrimonio edilizio e delle aree di pertinenza);

6. Ripristino del collegamento ferroviario fra la stazione Marittima e la stazione Lido di Reggio Calabria; ed attivazione di servizi di navetta fra porto e aeroporto dello Stretto al fine di rendere diretto, efficace, appetibile l'accesso allo scalo aeroportuale per la popolazione messinese;

7. Attivazione di un regime di TPL integrato dei servizi fra le due coste, con potenziamento della flotta di navi veloci sullo Stretto, mediante acquisizione di mezzi di proprietà pubblica, al fine di garantire servizi frequenti e affidabili;

8. Azioni di salvaguardia e rilancio dei servizi ferroviari con ferryboat sullo Stretto a servizio di Sicilia e Calabria, su relazioni interregionali;

9. Azioni di salvaguardia del regime di controllo pubblico dello stabilimento OMECA e di rilancio produttivo;

10. Stanziamento adeguato di risorse per garantire l'esercizio dei servizi di cui ai punti sopra, secondo parametri di costo standard".

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