Reggio Calabria,sciolto il comune per "Contiguità con ambienti mafiosi"

l Consiglio dei ministri, alla fine, ha deciso per lo scioglimento del Comune di Reggio Calabria. Tocca al ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri spiegare la decisione del governo e lo fa con poche e chiare parole, a conferma di una decisione molto sofferta. La titolare del Viminale, in conferenza stampa, precisa che lo scioglimento è stato disposto per «contiguità e non per infiltrazioni» mafiose e riguarda «questa amministrazione comunale e non la precedente anche perché la commissione d'accesso si è insediata quando c'era questa amministrazione». La Cancellieri conferma che quella su Reggio Calabria è stata «una decisione sofferta», fatta «a favore della città» e rimarca che «per la prima volta nella storia d'Italia viene sciolto il consiglio comunale di un capoluogo di provincia». Le vicende con più ombre riguardano «diversi episodi che toccano gli amministratori o atti che non sono stati posti in essere, come i controlli preventivi per gli appalti, la gestione dei beni confiscati alla mafia, la gestione dei mercati e delle case popolari»
Poi, sollecitata dalle domande dei giornalisti va ancora di più nel dettaglio: «Siamo assolutamente consapevoli della scelta fatta», che è stata «valutata con molta sofferenza». Ma «abbiamo la volontà di restituire il paese alla legalità: senza legalità non c'è sviluppo. E noi dobbiamo aiutare le regioni più compromesse». Dal ministro dell'Interno sono arrivate pure parole di conforto per una città, come quella di Reggio Calabria, travolta da inchieste e scandali: «Speriamo che la città possa trovare la serenità e riprendere il suo cammino: vogliamo che Reggio sappia che questo è un atto di rispetto per la città. Il governo è molto vicino alla città di Reggio Calabria e farà di tutto per far risorgere questa città dandole risorse necessarie e importanti compatibilmente con i mezzi che abbiamo a disposizione».
In ogni caso, per la Cancellieri, quello adottato dal governo «è un atto preventivo e non sanzionatorio», aggiungendo che sarà nominata una Commissione composta da tre elementi e il cui mandato avrà la durata di 18 mesi. L'organismo che guiderà la città per i prossimi 18 mesi è composto dal prefetto di Crotone, Vincenzo Panico, dal dirigente dei servizi ispettivi di finanza pubblica della Ragioneria generale dello Stato, Dante Piazza e dal vice prefetto Giuseppe Castaldo.
fonte corrieredellacalabria