Depuratore consortile di Bianco, avvisi di garanzia a 12 amministratori
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Tanto tuono' che piovve, sono 12 gli avvisi di garanzia consegnati nei giorni scorsi agli amministratori responsabili dell'area tecnica presso il Comune di Bovalino,Il Sindaco e il Responsabile dell'area tecnica di Benestare. Il Sindaco e il Responsabile dell'area tecnica di Casignana e sembrerebbe anche quelli del comune di Bianco, ecompresa la triade Prefettizia del comune di Bovalino sciolto un anno fa,sotto l'occhio della Procura della repubblica di Locri è finito il vecchio depuratore consortile di Bianco con sue le pompe di sollevamento, spesso non funzionanti, ricadenti nel comune di Bovalino, le varie tubature che attraversano Palazzi di Casignana e le vasche di troppo pieno presenti nelle stazioni di sollevamento poste anche nel comune di Benestare.
A seguito degli accertamenti sui luoghi, esiguiti con costanza dalla Guardia costiera di Bianco,risulta un deterioramento significativo delle acque marine e di proporzioni significative del suolo e del sottosuolo. Dalle rilevazioni compiute sulle reti comunali e i collegamenti dal C.t. nominato dal pm Ezio ARCADI, emergono ulteriormente le irregolarità degli impianti di sollevamento.
A Bovalino, tali impianti sono situati: presso il lungomare di Bovalino nella località di S.Elena; Lido Afrodite beach; ponte Ferrigno e lato sud del lungomare presso il ponte Sacco . Altri sollevamenti sulla SS 106 al bivio di Bovalino superiore, bivio di S.Luca ed Ex depuratore dove non è stato possibile effettuare nessuna verifica in quanto la stazione di sollevamento risultava oggetto di lavori da parte della ditta "Minieri King Elettrica srl". E l'impianto in località S.Nicola ove a causa di una folta vegetazione l'ispezione non è stata portata a seguito.
Già nel 2008 il problema relativo l'impianto di depurazione era finito sulle scrivanie della procura, ma in quel caso tutto finì all'Italiana,con tanto di archiviazione del fascicolo. Adesso l'indagine potrebbe però coinvolgere altre figure, come ex amministratori. Partendo dal fascicolo archiviato e dalle centinaia di verbali per sanzioni amministrative firmate nel corso degli anni dalla guardia costiera delle delegazioni di spiaggia di Bianco e Bovalino, si è giunti all'inchiesta odierna. In pochi mesi di lavoro, l'inchiesta e' iniziata ad Agosto 2015, i militari in divisa bianca hanno eseguito un'indagini puntuale e certosina al punto di “istigare” la Procura ad avviare le dovute indagini e procedere al sequestro preventivo delle pompe di sollevamento dell'impianto di Bovalino e dell'intero depuratore.