Operazione "Terramara-Closed" di Polizia, GDF e Carabinieri . Nuovi dettagli (video)

Operazione "Terramara-Closed" di Polizia, GDF e Carabinieri . Nuovi dettagli (video)

LANCIO 3

 

Ndrangheta: Operazione “Terramara - Closed”. Arrestati l’ex Sindaco di Taurianova (RC) ROMEO Domenico e l’ex assessore allo Sport SPOSATO Francesco.


 

Tra gli arrestati dell’Operazione “Terramara - Closed” portata a termine questa mattina dai Carabinieri del Comando Provinciale e dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria, figurano ROMEO Domenico, già sindaco di Taurianova in carica dal giugno 2007 al 5 gennaio del 2009 e dal maggio del 2011 al luglio del 2013, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, per aver favorito le cosche di Taurianova con la concessione di autorizzazioni atte a beneficiare imprese riconducibili alle cosche, e SPOSATO Francesco - già assessore allo Sport, Turismo e spettacolo nella prima giunta del sindaco ROMEO Domenico di cui era uomo di fiducia e consigliere di minoranza nella seconda Giunta ROMEO - accusato di partecipazione ad associazione mafiosa (gruppo SPOSATO-TALLARIDA aderente al cartello ZAGARI-VIOLA-FAZZALARI), con il ruolo di far acquisire - con azioni corruttive, abusando della sua qualifica di pubblico ufficiale - il controllo degli appalti pubblici di Taurianova alla cosca di appartenenza. Le indagini hanno consentito di rilevare che la rottura degli equilibri tra i due uomini politici si era registrata nel momento in cui il sindaco si era opposto alla realizzazione del progetto imprenditoriale della famiglia SPOSATO, finalizzato all’acquisizione del controllo e gestione del cimitero di Iatrinoli di Taurianova. L’inchiesta svela come quella amministrazione comunale avesse improntato la propria azione politico-amministrativa a soddisfare gli interessi e le istanze provenienti delle cosche della ‘ndrangheta.

LANCIO 2

 

Ndrangheta: Operazione “Terramara - Closed”.


“Terramara - Closed” sarebbe il nome dell’operazione di Polizia nel corso della quale, dalle prime ore di questa mattina, nella provincia di Reggio Calabria in altre regioni d’Italia, sono stati eseguiti numerosi arresti, perquisizioni e sequestri di beni. L’inchiesta della D.D.A. di Reggio Calabria - sviluppata nell’arco temporale 2012/2016, con distinte indagini condotte dalla Polizia di Stato e dall’Arma dei Carabinieri di Reggio Calabria - ha consentito di delineare gli assetti e l’operatività delle cosche AVIGNONE-ZAGARI-FAZZALARI-VIOLA cui sono collegati, con autonomia funzionale, i gruppi SPOSATO-TALLARIDA e MAIO-CIANCI, entrambi attivi nell’area di Taurianova (RC) e nelle zone limitrofe; di documentare molteplici condotte intimidatorie (danneggiamenti) ed estorsioni poste in essere dagli affiliati alle suddette consorterie; di svelare l’infiltrazione mafiosa nel Comune di Taurianova nel settore degli appalti per la realizzazione di opere pubbliche, il condizionamento del campo dell’edilizia e di quello alimentare, il controllo e la direzione delle intermediazioni immobiliari, delle produzioni serricole e delle energie rinnovabili; di individuare i soggetti che, attraverso un sofisticato circuito criminale, hanno favorito la ventennale latitanza di FAZZALARI Ernesto, esponente di spicco dell’omonima consorteria criminale catturato dai Carabinieri il 26 giugno 2016.

 

 

 


LANCIO 1

‘Ndrangheta: Operazione dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza.

È in corso dalle prime ore di questa mattina un’operazione congiunta dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, finalizzata all’esecuzione di 48 provvedimenti di custodia cautelare [44 in carcere e 4 agli arresti domiciliari] nei confronti di altrettanti soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, danneggiamento, trasferimento fraudolento di valori, procurata inosservanza di pena e porto illegale di armi, commessi con l’aggravante del ricorso al metodo mafioso, ovvero al fine di agevolare la ‘ndrangheta. Assieme a numerose perquisizioni, è in corso di esecuzione anche un imponente sequestro di beni, per 25 milioni di euro, da parte della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e della Polizia di Stato di Reggio Calabria.

I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11.00 presso la Procura della Repubblica di Reggio Calabria.

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