Assistenti educativi e Assistenti alla comunicazione….un diritto garantito

Assistenti educativi e Assistenti alla comunicazione….un diritto garantito

La 3^ Commissione consiliare Politiche sociali della Provincia, presieduta dalla dr.ssa Alessandra Polimeno, esprime soddisfazione per il segnale positivo sul fronte del diritto allo studio per le persone con disabilità.
E’ stata infatti inviata nei giorni scorsi ,dal Settore 6 Pubblica Istruzione,  ai Dirigenti scolastici degli Istituti secondari di secondo grado la comunicazione di invio delle credenziali di accesso all’area riservata del sito della Provincia per consultare i curricula contenuti nella short list degli  Assistenti educativi e della comunicazione.
Questo consentirà di poter finalmente assegnare queste importanti figure agli alunni disabili che frequentano le scuole superiori nella nostra provincia .
Si arriva cosi a vedere garantito un diritto.
Il ritardo accumulato è stato dovuto al fatto che questi servizi di supporto scolastico sono rimasti “orfani” dopo che la legge 7 aprile 2014, n. 56 ha soppresso le competenze delle Province e ha assegnato alle Regioni il compito di redistribuirle alle Città metropolitane ed ad altri enti.
Il compito di garantire assistenti educativi e della comunicazione era una competenze che il decreto legislativo 112/1998 (art. 139, comma 1 c) attribuiva alle Province . Il loro supporto è essenziale soprattutto nel caso di alunni sordi, non vedenti o ipovedenti o con altre disabilità. Il loro ruolo è espressamente previsto dalla legge quadro 104/1992 (art. 13) e dalla legge 67/1993.
Queste competenze ora a chi spettano? Teoricamente alle Regioni o alle Città metropolitane, ma mancano i trasferimenti dei fondi necessari per garantire questi servizi.
Questo ha paralizzato la Provincia in ordine al trasferimento di risorse ai Comuni e Istituti scolastici con ricadute disastrose per gli alunni con disabilità che non vedevano garantiti i servizi di assistenza e trasporto.
La questione è stata seguita con particolare attenzione dalla dr.ssa Polimeno, Presidentedella Commissione, interfacciandosi con la dirigente del Settore Pubblica Istruzione, dr.ssa Sarlo,perché dalla qualità di questi servizi dipende la possibilità che i nostri studenti possano effettivamente esercitare il loro diritto allo studio.
Nonostante viviamo il periodo di maggiore riduzione della spesa pubblica per garantire uno stato sociale degno di questo nome, l’ultimo settore a dover subire dei tagli dovrebbe essere quello legato alla disabilità e all’integrazione al fine di non ledere un diritto costituzionale di pari dignità e pari opportunità
Un altro aspetto non meno importante che impegnerà i lavori di Commissione insieme al Settore Pubblica Istruzione e all’ Assessorato alla Cultura sarà l’impostazione di linee guida orientata alladefinizione del “profilo professionale di Assistente Educativo” da sottoporre all’ attenzione del competente Assessorato regionale.Questa necessità è stata segnalata durante le audizioni di un folto gruppo di Assistenti educativi relativamente alla mancanza di definizione del “profilo professionale di Assistente Educativo”.
Questo permetterebbe di poter assicurare un servizio con standard qualitativi omogenei su tutto il territorio regionale.

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