A Bovalino il primo Link@ut-land. La dottoressa Canova "la garanzia dei diritti delle persone con autismo è responsabilità di ognuno di noi"

A Bovalino il primo Link@ut-land. La dottoressa Canova "la garanzia dei diritti delle persone con autismo è responsabilità di ognuno di noi"

 

Riceviamo e pubblichiamo

Tra tutte le disabilità, la sindrome autistica è forse quella che conosciamo e comprendiamo meno e per questo, come società, è quella che più ci spaventa rendendoci incapaci ad accoglierla. Purtroppo, è ancora presente il concetto discriminatorio che l’autismo sia una problematica riguardante solo chi ne è affetto e della famiglia che se ne prende cura. Il messaggio che come Garante per la disabilità intendo promuovere è che la garanzia dei diritti fondamentali delle persone con autismo e delle loro famiglie, essendo parte integrante e attivamente arricchente della nostra comunità, è responsabilità di ognuno di noi.

Muoversi in maniera pragmatica e con incisione su problematiche che non risparmiano certo il nostro territorio rappresenta uno degli obiettivi fondamentali del mio lavoro come Garante della Persona Disabile, obiettivo che comincia a concretizzarsi con il progetto Link@ut la prima rete d’imprese di servizi e di pubblici esercizi formati ad accettare e gestire la diversità. Nello specifico si sta realizzando a Bovalino il primo Link@ut-Land, ossia un intero territorio arricchito da esercizi commerciali, presidi medici, spazi ludici e strutture recettive adeguatamente formati all’accoglienza consapevole delle esigenze di “tutti”. Un primo passo è stato compiuto l’uno e il due settembre quando con Enrico Fantaguzzi ideatore del progetto, la collega psicologa Laura Pacelli, e Daniela Zavaglia presidente dell’associazione Per noi e dopo di noi, nella sala del consiglio comunale di Bovalino si è parlato di autismo, neuro-diversità e di accoglienza consapevole. Conoscere ciò che è diverso da noi rappresenta il primo passo verso l’accettazione, sinonimo di accoglienza. L’autismo è una condizione che porta con sé difficoltà, più o meno severe, ma è anche un modo diverso di guardare le cose, una grande sfida educativa, umana, e di inclusione. Una condizione per la quale la partecipazione di tutti diviene necessità e stimolo creativo assieme. Perché esistono tanti modi di essere e di comunicare, tante intelligenze differenti, tutti necessari alle nostre quotidianità.

L’esperienza di questi due giorni, l’eccezionale partecipazione attiva della comunità e le parole di Enrico Fantaguzzi che ha spiegato l’autismo come solo un genitore può fare, mi hanno dato conferma, che se pur lunga e difficile è questa la strada giusta da percorrere. Anche per questo voglio ringraziare quanti hanno permesso che questo progetto si realizzasse. In particolare, le attività commerciali: Superstore Pam, Studio dentistico Federico Abadent, bar Bakery, ludoteca Giocolandia, Eventime Agency, bar La Fenice, Kasanova Bovalino, Trony Bovalino, studio dentistico Cinanni Eurodent e la farmacia Agape. Le associazioni “Auser noi ci siamo” di Bovalino “Auser noi ci siamo” di Focà Caulonia, l’Unitalsi, il Bovalino Calcio a5 smile, l’associazione Infiorata Borgo Antico e la parrocchia San Nicola di Bari. Grazie al centro riabilitativo Ce.J.Ri., all’assessore Filippo Musitano, alla Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza dott.ssa Francesca Racco e a tutta l’amministrazione per il supporto ricevuto nelle varie fasi di organizzazione.


Garante per la Persona Disabile
Dott.ssa Maria Rita Canova

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