Bovalino,i lavori dell' isola ecologica sarebbero conclusi....mah?

Sarebbero conclusi i lavori di completamento dell’isola ecologica in zona Coltura; lo ha ribadito più volte in sede di consiglio l’assessore all’ambiente Sergio Delfino: “l’isola ecologica è lì ed è finita”. Un’ottima notizia se non fosse che per far sì che l’area destinata al deposito di ingombranti, Raee, carta, cartone, plastica e vetro, possa realmente dirsi pronta all’utilizzo sarà necessario completare i lavori inseriti nella perizia di variante per un ammontare di 2.800 euro che tuttavia sembrerebbero non essere sufficienti, dato che in questi mesi di stop sarebbero stati rubati il cancello, le porte, e danneggiato il tetto.Passando dall’area che, prima o poi sarà adibita ad isola ecologica, ciò che cattura l’attenzione è uno scenario degradante. Sul ciglio della strada si trova di tutto: da lavatrici a copertoni, da macerie e rifiuti di ogni genere, compreso il pericolosissimo "eternit". Ma forse questo poco importa, a nessuno sembra interessare cosa ci sia fuori dalla ancora incompleta isola ecologica, l’importante è che dentro sia pulita e pronta all’utilizzo. Purtroppo anche in questo caso si tratta di una comunicazione se non altro inesatta, affermare in sede di Consiglio o in rete che i lavori riguardanti l’isola ecologica siano stati completati e che mancherebbe solo il collaudo, è purtroppo un’inesattezza che non dovrebbe essere commessa.L’area è priva di cancello, piena di sterpaglie, di residui di cemento, i capannoni non hanno i portelloni di chiusura, diciamo che ad occhio e croce un po’ di lavori prima che possa essere effettuato il collaudo dovranno essere fatti. Riassumiamo però la storia dell’isola ecologica. Nel settembre del 2010 l’area Coltura fu posta sotto sequestro, e la situazione rimase tale fino ai primi mesi del 2012 quando da parte dell’ufficio tecnico di Bovalino non fu inviata agli organi di competenza la richiesta di dissequestro.La ripresa dei lavori, tardiva rispetto alle aspettative, che prevedeva un progetto ben preciso messo a punto dall’ufficio tecnico con l’aiuto anche di collaborazioni esterne, nello specifico da Ovidio Italiano, approvato dalla Regione Calabria fu nuovamente interrotta il 18 giugno del 2013, ( per il giorno successivo era prevista la conclusione dei lavori) per una perizia di variante. Già qui potrebbero sorgere dei dubbi. Ma ciò che sorprende è che sfogliando le pagine del progetto e osservando l’isola ecologica, “finita” secondo le dichiarazioni dell’assessore all’ambiente, si notano delle non sottili differenze. Secondo il progetto infatti:
Il centro si configurerà come area di raccolta di rifiuti di tipo non pericoloso e perciò comprendenti i rifiuti di carta, vetro, plastica, ingombranti e Raee privi di sostanze nocive. Ovviamente quando si parla di rifiuti e del loro collocamento il primo pensiero è ai possibili impatti negativi, come i rischi di inquinamento territoriale, incolumità per la salute pubblica e infine rischio di cattivi odori e consequenziale pessimo impatto visivo. Lo studio del progetto rileva che oltre a prevederne la mitigazione dei punti di cui sopra si è fatto menzione, con la creazione al di fuori della recinzione di un doppio filare di alberature, il problema non di poco conto dell’esalazione di odori fastidiosi è scongiurato attraverso la raccolta delle acque piovane e del percolato. Si realizzerà, infatti, un impianto per la depurazione delle acque reflue di prima pioggia e la sua composizione sarà tale da garantirne un costante controllo. L’impianto sarà strutturato da: un pozzetto by-pass che dividerà le acque di prima e seconda pioggia, una vasca di decantazione, una vasca disoleatrice, un pozzetto di ispezione un successivo pozzo di smaltimento. Intorno al piazzale, che delimita la futura isola, esiste già un sistema di raccolta delle acque meteoriche che confluiscono in una vasca di decantazione dove defluiranno anche i liquami provenienti dagli scarichi dei servizi igienici poiché l’area è priva di rete fognaria comunale, che verrà periodicamente svuotata provvedendo alla depurazione del suo contenuto presso un impianto idoneo al trattamento.Decisamente opposta la situazione che invece vige attualmente; le promesse dell’amministrazione rassicurano, però, che entro massimo la prima decade di febbraio l’isola ecologica sarà pronta. Il punto è, del progetto iniziale, cosa realmente sarà attuato?Ci sarebbe anche da considerare che l’apertura dell’isola ecologica prevedeva anche l’avvio della raccolta differenziata, anche questa sembra stia diventando una chimera, e naturalmente un’importante opera di sensibilizzazione della cittadinanza. Nessuna delle tre cose, per ora, è stata realizzata, anzi. Per il momento accontentiamoci, tanto è quello che sappiamo fare meglio, della raccolta straordinaria dei Raee che si compie oggi dalle 8 alle 17.30 in piazza mercato a Bovalino. Meglio di niente, no?
fonte lentelocale.it