Bovalino, forse si aprono spiragli per la ricostruzione della chiesa crollata.
Sono quasi passati tre mesi dalla notte tra il primo ed il due Novembre giorno in cui il controsoffitto della Chiesa San Nicola di Bari di Bovalino è crollato, distruggendo le panche sottostanti e lasciando di fatto la comunità dei fedeli Bovalinesi senza il luogo di culto di riferimento. Molti i campanelli di allarme suonati prima del crollo, causato dalle abbondanti infiltrazioni a seguito delle piogge che in quel periodo hanno flagellato l'intera Locride. Più volte il sacrato era stato bagnato costantemente da gocce di acqua che cadevano dal soffitto tanto che il giorno prima del crollo (era domenica) si era provveduto a mettere qua e la delle bacinelle per la raccolta delle stesse, durante il corso della Santa Messa. Un situazione che più volte si era creata all'interno della chiesa, che addirittura sembra sia stata commentata con molta preoccupazione anche dal compianto Padre Giuseppe Castelli, che un anno prima di morire avrebbe detto "se deve cadere il soffitto prego che accada di notte". Insomma si conviveva con il problema a cui non si è data una soluzione fino a arrivare al crollo durante la notte del 2 Novembre, una data che Bovalino non dimenticherà. Da allora i disagi si sono moltiplicati, le funzioni religiose fino ad oggi sono state svolte nella sala adiacente la chiesa intitolata a "Padre Costante", che pur essendo ampia chiaramente non può contenere la comunità cristiana Bovalinese, spesso funzioni religiose partecipate, come funerali, sono stati dirottati sulle chiese delle frazioni di Bovalino Superiore, Pozzo o Bosco S. Ippolito, con conseguenti disagi. Senza parlare di come Bovalino ha dovuto vivere il Santo Natale, con tutte le attività ridotte al minimo. A limitare parzialmente i disagi alla popolazione l'installazione di due tende della Protezione Civile arrivate a Bovalino grazie alla mediazione del Consigliere Provinciale Alessandra Polimeno, purtroppo però lo scorso 7 Gennaio sono state rimosse in quanto necessitavano in altre attività. In questi giorni però dovrebbero arrivare buone notizie per la popolazione di Bovalino, infatti dopo un tira e molla tra Vigili del Fuoco, Progettisti e Sopraintendenza ai beni culturali, potrebbe arrivare il via ai lavori. La contesa era sugli affreschi realizzati sulla parte di tetto non crollata, per i Vigili del Fuoco di epoca recente e quindi non di valore, mentre la sopraintendenza era di avviso diverso. Dopo alcune modifiche che sarebbero state richieste dal Vescovo Francesco Oliva al progetto originario dell'architetto Nicola Racco, fine settimana sarebbe prevista una riunione con la Presenza dello stesso Vescovo della Diocesi di Locri Gerace, che dovrebbe dare il via definitivo ai lavori che saranno interamente realizzati con fondi della CEI, insieme a dei fondi raccolti negli anni dal compianto Padre Giuseppe Castelli.