Bovalino,Il 12 Dicembre il Tar del Lazio discute il ricorso presentato dalla giunta Mittiga sullo scioglimento per mafia.

Si va verso la conclusione dell’iter giudiziario che sconvolse l’Amministrazione Comunale a seguito della decisione del Ministro dell’Interno di delegare il 24 giugno 2014 il Prefetto di Reggio Calabria Claudio Sammartino per disporre un accesso ispettivo antimafia presso il Comune di Bovalino “al fine di compiere accertamenti ed approfondimenti mirati allo scopo di verificare se emergano forme di infiltrazione o di condizionamento di tipo mafioso o similare Che determinano o abbiano determinato un’alterazione del procedimento di formazione della volontà degli Organi elettivi ed amministrativi e che compromettano il buon andamento e l’imparzialità della Amministrazione Comunale”. Il Tar del Lazio a seguito del ricorso proposto dall’ex sindaco Tommaso Mittiga e dall’ex presidente del Consiglio comunale Francesco Signati che sollecitava l'annullamento del decreto del Presidente della Repubblica del 27 aprile 2015 con il quale era stato disposto lo scioglimento del comune, ha chiesto al Ministero dell’Interno di consegnare entro 40 giorni tutti gli atti che nell’aprile 2015 hanno portato allo scioglimento del Comune di Bovalino. Il Tar, considerando che «la relazione del Prefetto di Reggio Calabria, la relazione della Commissione di accesso ad essa allegata e il decreto di nomina di detta Commissione costituiscono provvedimenti la cui conoscenza, in forma integrale, è propedeutica alla difesa in giudizio», ha ritenuto di ordinare la produzione di tutti gli atti nel fascicolo di causa, in versione integrale e cartacea e senza "omissis". Entro 40 giorni il deposito degli atti.
L’udienza dovrebbe tenersi il 12 dicembre prossimo. Come si ricorderà, l’amministrazione guidata da Tommaso Mittiga fu eletta alle elezioni fel 28 e 29 marzo 2010 con una affluenza del 76,40% (5.443 votanti su 7.124 elettori) la lista “Insieme per Ricostruire” si impose sulle altre quattro on il 28,39% con 1.574 voti e maggioranza piena 11 consiglieri, con uno scarto di 179 voti sulla lista “Nova Bovalino” capeggiata da Enrico Tramontano che ottenne il 23,28% (1.295 voti e 2 consiglieri). Al terzo Posto la lista “Rinascita e sviluppo” con Francesco Zappavigna (1.111 voti ed un consigliere ) pari al 20,04%, al quarto “Ricominciare” con capolista Domenico Savica (678 voti con un consigliere) pari al 12,23% e al quinto posto “L’esperienza per il rinnovamento e lo sviluppo, capeggiata da Antonio Carpentieri (648 voti ed un consigliere) pari all’11,89%. Sulla Gazzetta Ufficiale n. 96 del 27 aprile 2015 le motivazioni che portarono allo scioglimento del Consiglio Comunale dove si annota che: “Gli accertamenti di polizia giudiziaria attestano i contatti, intercorsi tra appartenenti al clan, l'attuale sindaco e alcuni consiglieri in carica, finalizzati ad assicurare ai predetti amministratori l'appoggio della 'ndrangheta in occasione delle consultazioni elettorali del marzo 2010, che hanno portato all'elezione dell'attuale amministrazione comunale” .