Calabria,la fusione tra le provincie di Cosenza e' Crotone potrebbe essere realta'

Calabria,la fusione tra le provincie di Cosenza e' Crotone potrebbe essere realta'

 In attesa di capire quale sarà la proposta del consiglio regionale calabrese (la riunione è fissata per mercoledì), la nuova cartina delle Province italiane, secondo quanto anticipato dal Corriere della Sera, è agli ultimi ritocchi: arriverà con un decreto legge all'esame del primo Consiglio dei ministri di novembre. Una mappa che mette insieme le proposte che stanno arrivando (non quella, purtroppo, della Calabria che a questo punto potrebbe rivelarsi ininfluente) in queste ore dalle Regioni. E che respinge le tante richieste di deroga, applicando senza sconti le regole fissate con la legge sulla spending review: le Province che hanno meno di 350mila abitanti o un'estensione inferiore ai 2.500 chilometri quadrati dovranno essere accorpate con quelle vicine. Considerando solo le Regioni a Statuto ordinario, le Province scenderanno da 86 a 50, comprese le dieci città metropolitane (tra cui c'è Reggio Calabria). Quelle tagliate saranno trentasei. Le speranze di “salvare” Crotone e Vibo Valentia sono, dunque, pressoché nulle.
Il testo allo studio del governo prevederebbe una serie di sorprese. Giusto per rimanere a questa regione, Crotone non verrebbe ricollocata con Catanzaro ma passerebbe con Cosenza. Il ritorno alle origini (cioè alle dipendenze del capoluogo regionale) sarebbe previsto solo per Vibo Valentia. In ogni caso, dalla fine di giugno del 2013 tutte le Province, anche quelle che non si vedranno toccare i confini, saranno guidate da un commissario. Toccherà a lui curare la transizione verso il nuovo regime. Un'accelerazione non da poco perché la legge sulla spending review lasciava intendere che sarebbero andate a scadenza naturale, mentre nelle città metropolitane il processo sarebbe dovuto partire all'inizio del 2014. Resta da decidere solo se il commissario sarà esterno, nominato dal prefetto, o se il ruolo verrà affidato al presidente uscente della Provincia.
E novità sono previste anche sul versante elettorale. A breve è attesa la decisione della Corte costituzionale su quel meccanismo di secondo livello con i consiglieri provinciali eletti non più dai cittadini ma dai consiglieri comunali. La sostanza non cambierà ma i voti saranno ponderati per evitare che, all'interno dei nuovi consigli provinciali, i Comuni piccoli pesino come quelli grandi.

fonte corrieredellacalabria

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