La Locride sedotta e abbandonata dalla politica. Una poltrona per due, forse, per Fuda e Crinò

La Locride sedotta e abbandonata dalla politica. Una poltrona per due, forse, per Fuda e Crinò

A volte la tensione ideale di una battaglia condotta con onore da amministratori illuminati, in favore del territorio che rappresentano, può rappresentare un cavallo di Troia per fare breccia nel cuore degli elettori. A volte può andare in malora per comportamenti non conseguenti a mesi, se non ad anni, di tanti proclami di sostegno, e di tante parole spese in favore di quel territorio, considerato fondamentale per lo sviluppo complessivo della regione.
Quel territorio si chiama Locride. Da sempre sulla bocca del politico di turno che promette impegno, risoluzioni, mozioni su quella che venne definita “questione locride” o più semplicemente attenzione.
Così i partiti politici, all’atto di dimostrare concretamente di voler dare voce al territorio Jonico, decidono bene di darne visibilità col contagocce. Basta pensare che tra le centinaia di candidati per il rinnovo del parlamento bisogna aguzzare la vista per trovare gli unici due rappresentanti della Locride. Ben divisi tra gli schieramenti. I due “fortunati”, ma non si può dire ai fini della loro elezione, sono il sidernese Pietro Fuda e il politico di Casignana Francesco Antonio Crinò. Ambedue con una storia politica ben consolidata alle spalle. Ambedue hanno infatti già acquisito confidenza con Palazzo Madama, dove sono stati eletti l’uno (Fuda) nel 2006, iscrivendosi poi al Gruppo misto in quota Pdm, l’altro (Crinò) eletto nel 2001 nelle fila del NPsi e dal 2004 (fino al 2006) transitato anch’egli nel “Misto”.
E se Fuda, che ha iniziato il suo percorso politico nelle fila di Forza Italia, ha trovato spazio, dopo il più classico dei tira e molla con l’eclissi finale di Agazio Loiero, tra le fila del Centro democratico di Donadi e Tabacci, in posizione di capolista; Crinò ha scelto il nuovo soggetto politico che vorrebbe rappresentare l’antagonista vero della Lega Nord. Quel Grande Sud” su cui il Governatore Scopelliti ripone molta fiducia. E tuttavia, davanti al politico di Casignana ci sono il reggino Giovanni Bilardi e il vibonese Alfonsino Grillo.
Dunque, se per Fuda la partita può apparire difficile, anche se indissolubilmente legata al risultato della coalizione di centrosinistra, per Crinò potrebbe addirittura essere insperata, a meno di un grande exploit di “Grande Sud”. Insomma, probabilmente ci sarà comunque una poltrona per due candidati. Senza dimenticare che a palazzo Campanella la Locride, che non ha nemmeno un rappresentante, vale come il due di coppe con la bricola a bastoni…

fonte strill.it

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