Nova Bovalino,piano di riequilibrio finanziario quinquennale del debito per l’accesso al fondo anti-dissesto

Nova Bovalino,piano di riequilibrio finanziario  quinquennale del debito per l’accesso al fondo anti-dissesto

Nella seduta del 30 dicembre 2012, finalmente, dopo reiterati solleciti dell’opposizione, è stata affrontata la delicata questione della situazione deficitaria del nostro Ente, concludendo  che (vedi delibera n. 45 prot. n. 428 del 11/01/2013) occorre procedere,  al più presto possibile, alla ricognizione reale e consolidata della situazione debitoria del Comune, al fine di valutare la possibilità di elaborare un piano di riequilibrio finanziario quinquennale che desse la speranza di poter accedere al fondo di rotazione di cui all’art. 4 del D.L.  n.174/2012, ed evitare il dissesto.

Oggi, a distanza di più due mesi, finalmente, abbiamo un quadro della massa passiva dell’ente che ci viene fornito dai vari responsabili delle UU.OO. che, a nostro avviso, non fotografa la reale situazione economica- finanziaria dell’ente. Mancano elementi importanti quali:
•  rapporto di quantità tra debito verso Sorical (per la fornitura di acqua potabile) ed i ruoli per la fornitura ai cittadini;
• mancano i dati riferiti all’obbligatoria ricostruzione delle voci di stanziamenti in riferimento alle somme a specifica destinazione;
• con riferimento ad alcuni servizi esterni, ed in particolare i servizi per la raccolta dei RSU, si sono verificate situazioni di doppia fatturazione da parte della ditta esecutrice per un importo di euro 42.299,18 che avrebbero, se non rilevate dal responsabile dell’U.O. Tecnica in fase di ricognizione della documentazione in atti (fatture),  provocato un danno economico per l’ente ed un indebito arricchimento per la ditta creditrice.

Un quadro, quindi,  che delinea un trend negativo amministrativo e gestionale   senza soluzione di continuità. Dopo tre anni dalle ultime elezioni la situazione è peggiorata rispetto al passato e Bovalino è ingabbiata in una situazione di stallo amministrativo ed economico che pregiudica ogni possibilità di sviluppo.

La massa debitoria di €. 3.211.311,58 quantificata dai responsabili delle UU.OO., lascia l’amaro in bocca, perché in tre anni di gestione questa somma sarebbe potuta diminuire notevolmente tanto da rendere possibile il ricorso alla procedura prevista dagli artt. 193 e 194 del TUEL

Da un’attenta lettura delle relazioni dei responsabili delle UU.OO emergono tutti i rilievi e le osservazioni che questa opposizione ha formulato in questi tre anni di consigliatura:
• eccessivo ricorso ai debiti fuori bilancio
• assenza di misure di riequilibrio di cassa
• mancata ricognizione e riaccertamento dei residui attivi e passivi da inserire nel Conto di bilancio dell’esercizio finanziario 2012 (per come previsto dall’art. 228, comma 3, del D.Lgs. 267/200) più puntuale possibile, specie in virtù degli orientamenti in tal senso introdotti dal D.L. 174/2012
• bassissimo grado di riscossione delle entrate tributarie ed extratributarie
• incapacità di recupero dei trasferimenti non regolarmente riconosciuti (opere pubbliche e servizi)
• l’apparato burocratico-amministrativo arranca nella gestione interna degli uffici,  perché ingessato da una pianta organica appesantita da figure professionali dei primi livelli e carente di quelle apicali;
• previsione fantasmagoriche di riduzione di costi che non si sono mai realizzate (vedi debiti per fornitura idropotabile 2012 – nota della Sorical n. 5515 del 06.11.2012) in quanto l’utilizzo di sorgenti proprie dell’ente posto a base delle pretesa di minore fatturazione non si è mai verificata
• continuo utilizzo dell’avanzo di amministrazione per la copertura di debiti fori bilancio,  che va ad azzerare tale procedura per il futuro
• rinegoziazione di mutui che non andavano rinegoziati, stante la modesta economia realizzata
• razionalizzazione dell’erogazione delle risorse economiche dell’Ente.

Tutto questo  ed altro, l’opposizione ha sempre politicamente stigmatizzato, ottenendo, al contrario, autorizzazioni a procedere su questa via a colpi di maggioranza, in spregio alle più elementari regole della dialettica politica.

Il contributo fattivo dato all’opposizione dai tre ex amministratori che oggi siedono negli scranni della minoranza e sono firmatari del presente documento, è sintomatico della situazione politica che ha caratterizzato fino ad oggi l’operato del sindaco Mittiga:  assenza di democrazia nelle scelte gestionali e visione anacronistica dell’amministrazione dell’ente comunale.

Ci auguriamo che i colleghi di maggioranza abbiano letto le carte ed i documenti sopra richiamati e non si limitino alla solita alzata di mano che da sempre caratterizza questo Consiglio; auspichiamo che i componenti dell’esecutivo escano dal torpore amministrativo ed abbiano un sussulto che li spinga ad operare, almeno nella stessa misura in cui sono retribuiti o, altrimenti, ne facciano rinunzia.

Purtroppo, i nodi vengono al pettine, e chi ne fa le spese sono sempre i cittadini contribuenti e non; le fasce sociali più deboli, per l’assenza totale di una politica dei servizi sociali; l’ambiente ed il decoro urbano, per l’incapacità di gestire il personale e dotare l’ente di un minimo di attrezzature in modo da non ricorrere sempre a ditte esterne, anche per i più semplici interventi di manutenzione.

Siamo ad un bivio, il futuro della nostra città è nelle  vostre mani e noi non vogliamo ostacolarvi nella scelta di adottare un piano di riequlibrio per l’accesso al fondo di rotazione anti dissesto. Tuttavia, stante il giudizio critico sul vostro operato sin qui delineato e, coerentemente ai motivi già palesati nella mozione di sfiducia presentata nel recente consiglio comunale, ci asteniamo dal votarlo.

Bovalino, 19 marzo 2013

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