Reggina,Coppa Italia,a segno ancora Gerardi, eliminato il Crotone.

Reggina,Coppa Italia,a segno ancora Gerardi, eliminato il Crotone.

Altro banco di prova superato dalla Reggina di Atzori, che la spunta sul Crotone guadagnandosi l'accesso al quarto turno eliminatorio di Tim Cup: sulla strada degli amaranto, a dicembre, ci sarà ancora il Chievo. Identico score della sfida con il Carpi, identico marcatore: è sempre Gerardi a liquidare la pratica e a prendersi gli applausi dei 3300 tifosi accorsi ad assistere a questo interessante antipasto di campionato, tutto in salsa calabrese. Con il materiale umano attualmente a disposizione, possiamo dire che le indicazioni sono positive. Soprattutto la difesa appare attenta e compatta. In attacco, invece, si fa un po' di fatica.

REGGINA DOUBLE FACE - Atzori conferma dieci undicesimi della squadra che ha avuto la meglio sul Carpi, con l'unica novità rappresentata da Colucci, che ritrova la maglia da titolare in cabina di regia, a discapito di Bombagi. Al suo fianco confermato De Rose. È una Reggina double face: la squadra amaranto si schiera infatti con un 3-4-2-1 in fase di possesso, con Caballero e Fischnaller a supporto di Gerardi, mentre in fase di non possesso la Reggina passa a quattro in difesa, con Adejo e Barillà a fare i terzini, Maicon e Fischnaller esterni alti, Caballero trequartista centrale, spesso francobollato a Galardo. Il Crotone si schiera invece col 4-3-3, con De Giorgio, Pettinari e Bidaoui a comporre il tridente.

TAPIN ANNULLATO, TAPIN FALLITO - Così come contro il Carpi, la Reggina cerca subito di fare la partita, anche perché si ritrova di fronte un Crotone attendista. Il primo squillo arriva al 6' quando Maicon sfonda sulla destra e mette un pallone teso all'altezza del primo palo, dove trova Fischnaller che prova ad avvitarsi senza inquadrare lo specchio. Per assistere a un'altra chance di marca amaranto bisognerà attendere fino alla mezz'ora, quando Colucci, su punizione, testa i guantoni di Gomis, che respinge sui piedi di Gerardi: l'ex Udinese la butta dentro, ma il direttore di gara annulla per fuorigioco. Non è un caso che i pericoli maggiori arrivino su punizione, al di là di uno stacco fuori misura dello stesso Gerardi su calibrato cross di Caballero. Anche in chiusura di primo tempo, la Reggina potrebbe passare in vantaggio con identica dinamica: botta di Barillà su punizione e respinta di Gomis, ma Caballero calcia clamorosamente addosso al portiere pitagorico il tapin vincente. Su azione, invece, si fa fatica. Il Crotone, dal canto suo, si fa vedere solo al 33', con un'azione personale di Bidaoui che converge dalla sinistra verso il centro e prova a piazzarla sul palo lontano, senza però sorprendere Baiocco.

ANCORA GERARDI - Proprio quando, al rientro in campo, sembra che gli ospiti possano cambiare l'inerzia del match, la Reggina assesta il gancio che risulterà decisivo (48'): De Rose indovina infatti il corridoio giusto per Gerardi, che non si fa pregare e impallina Gomis sul primo palo. A conservare il vantaggio ci pensa Baiocco, che due giri di lancette dopo dice “no” sulla girata di Pettinari, pronto ad approfittare dell'unica amnesia della difesa amaranto. La ripresa scivola dunque senza grandi sussulti e con la preventivabile girandola di cambi da entrambe le parti. Unico brivido all'84' quando la conclusione a fil di palo di Pettinari si spegne di un soffio a lato. In pieno recupero la Reggina va vicina al raddoppio: Louzada (subentrato a Fischnaller) va via in contropiede sulla destra e serve Dall'Oglio (subentrato a Colucci), che davanti a Gomis si vede deviare il diagonale da un difensore pitagorico.

Finisce dunque 1-0. Come nell'agosto del 2006, quando, in Coppa Italia, la Reggina guidata da Mazzarri superò i pitagorici solo ai supplementari grazie a un gol di Lucarelli. E le soddisfazioni che quella Reggina riuscì a regalare ai propri tifosi, sono e rimarranno sempre indelebili...

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