Arrestato anche il secondo evaso dal carcere di Locri
Momenti di forte tensione nel tardo pomeriggio di ieri a Locri, dove due detenuti hanno tentato la fuga dal carcere cittadino. Approfittando delle condizioni di scarsa visibilità, i due uomini sono riusciti a scavalcare il muro di cinta dell’istituto penitenziario e a darsi alla fuga.
Durante il tentativo di evasione, uno dei detenuti si è ferito riportando una frattura che ne ha impedito l’allontanamento. L’uomo, di origine afghana, è stato immediatamente soccorso e trasferito all’ospedale di Locri, dove si trova ricoverato sotto stretta sorveglianza e piantonato dalle forze dell’ordine. Il secondo evaso, invece, è riuscito inizialmente a far perdere le proprie tracce, dileguandosi a piedi.
È scattata fin da subito un’imponente operazione di ricerca che ha coinvolto Polizia Penitenziaria, Carabinieri e Polizia di Stato, anche in abiti civili. Le forze dell’ordine hanno avviato controlli a tappeto sul territorio, con pattugliamenti a piedi e in auto, posti di blocco lungo le principali arterie stradali e il presidio delle aree ritenute più sensibili.
Le ricerche si sono concentrate in particolare nella pineta situata nella zona sud di Locri, ritenuta l’area principale in cui il fuggitivo avrebbe potuto trovare rifugio. L’area di perlustrazione si è estesa fino alla zona degli scavi archeologici, lambendo il territorio comunale di Portigliola. Nel corso della serata l’area è stata progressivamente circoscritta tra la pista ciclabile e il sito archeologico, con un rafforzamento dei controlli fino a Portigliola Marina e lungo la linea ferroviaria.
In un primo momento, intorno alle 22:41, si era diffusa la notizia di un possibile avvistamento del fuggitivo, successivamente smentita. Le operazioni sono proseguite senza interruzione anche nelle ore notturne e nei giorni successivi, con ulteriori posti di blocco e particolare attenzione ai mezzi cassonati.
Nella mattinata del 19 dicembre le ricerche erano ancora in corso, mentre il detenuto ferito restava ricoverato in condizioni serie presso una struttura ospedaliera di Reggio Calabria.
La vicenda si è conclusa il 22 dicembre: il secondo evaso è stato arrestato a Siderno, nei pressi della contrada Lamia. In particolare, l’uomo, anagraficamente il più anziano dei due, è stato rintracciato nelle vicinanze del Centro Polifunzionale, apparso fisicamente provato e bagnato dalle persistenti piogge degli ultimi giorni. Elementi che farebbero ipotizzare come la fuga non sia stata supportata da eventuali complici.