Corsecom,la Calabria ha bisogno di valorizzare i propri tesori

Dopo il recente clamore suscitato dal ritrovamento della testa del leone in bronzo nella acque di Capo Bruzzano e il piu’ generale discorso sul grande potenziale dei beni archeologici della Locride si sono riuniti i gruppi di lavoro del Corsecom (Coordinamento delle organizzazioni sociali, culturali economiche ed operative della Riviera dei Gelsomini/Locride) che si sono soffermati sulle possibilità che offre il territorio anche in questo delicato settore. I rappresentanti del Corsecom hanno, peraltro, preso atto delle dichiarazioni dell’assessore regionale Mario Caligiuri che ha evidenziato che “ non sono valorizzati in maniera adeguata i tesori di questa terra”, ed ha riproposto la necessità di una maggiore attenzione verso le aree archeologiche del territorio. Il Corsecom ritiene che bisogna avere la coscienza che questi beni possono rappresentare la maggiore fonte di attrazione turistica/culturale di questa parte della provincia reggina e della stessa Regione Calabria. In questa ottica il Corsecom giudica positivamente il fatto che, in questi ultimi tempi si è percepita l’intenzione della Soprintendenza Provinciale di Reggio Calabria di dare un particolare impulso ed una maggiore fruibilità alle aree archeologiche della Locride. Cosa che, se alimentata, da un necessario supporto promozionale potrebbe favorire una maggiore conoscenza dei “tesori” esistenti sul territorio. A questo proposito i gruppi di lavoro del Corsecom auspicano una piu’ celere approvazione dei P.I.S.L ( piani integrati di sviluppo locale) all’interno dei quali sono state previste adeguate risorse finanziarie mirate,appunto,ad una maggiore riqualificazione delle aree e ad una maggiore azione promo/ pubblicitaria dell’intero territorio della Locride e dei suoi siti archeologici di maggiore interesse. D ’altra parte, basta fare riferimento all’interesse che è stato registrato, in occasione di quest’ultima vicenda della testa del leone trovata a Capo Bruzzano, da parte dei media non solo nazionali, ma anche internazionali per capire l’importanza di ciò. I rappresentanti del Corsecom si sono soffermati anche – argomento per certi versi collegato con il possibile sviluppo turistico del territorio – sulla (ancora) mancata attuazione del contratto di programma per la realizzazione di circa 2000 posti letto nel territorio della Locride che, a suo tempo debitamente approvato, ha un travaglio lungo ormai 7 anni. L’ultima delibera d’approvazione Cipe risale, infatti, al 2006. Dopo quella data, però, sono state imposte delle restrizioni che hanno, finanche, rallentato o sminuito del tutto l’interesse degli Imprenditori. La Locride non si può permettere di perdere questa occasione che potrebbe dare un svolta decisiva ad un settore che rischia di perdere sempre di più competitività e avrebbe, invece, la possibilità, anche in considerazione dei suoi beni archeologici, di un inserimento massiccio sui mercati del grande turismo. Il Corsecom auspica che anche i sindaci della Locride, che si riuniranno a breve pongano la loro attenzione su queste potenzialità.