S. Luca,l'appello del Movimento donne San Luca e della Locride

S. Luca,l'appello del Movimento donne San Luca e della Locride

Di seguito la nota diffusa dal Movimento donne San Luca e della Locride:

Ci sono delle esperienze che meritano si essere ricordate se non addirittura prese come esempio o modello riproponibile.
Parlo del Movimento delle donne di San Luca, nato come associazione culturale all’indomani della strage di Duisburg
e divenuto col tempo un riferimento di cambiamento e trasformazione con un animo
tutto al femminile.
Parlo di San Luca, il paese aspromontano cristallizzato nella sua immagine di
roccaforte della malavita calabrese.
Ma San Luca, in fondo, non rappresenta solo se stesso, bensí una terra alla deriva
di se stessa: la Calabria, ultima figlia di un Sud Italia dimenticato.
Il Sud in cui sono nata e cresciuta è una realtà da terzo mondo d’Europa. Il divario
socio economico con il Nord, che orami è divenuto un divario esistenziale,
è stato alimentato dalle logiche discriminanti di alcune fazioni politiche che per
anni ci hanno umiliato e beffato. Poi, però, hanno speso milioni di euro per farci
credere che L’Italia è un paese unito. Il mio Sud sopravvive tra strutture primarie
assenti o insufficenti. Anziani malati con le valige in mano pronti a tentare i viaggi
della speranza, non più padroni di morire nemmeno nella loro terra. Fuggono i
cervelli perchè privi di ogni opportunità. I collegamenti sono impossibili. La SARC
è una trappola mortale, tra deviazioni e percorsi alternativi imbrobabili : una
storia senza fine che si ripete da oltre 30 anni. Treni soppressi, destinazioni irragiungibili,
carrozze fatiscenti e luride. Vivere di espedienti, ogni giorno per 365
giorni all’anno. Ecco la quotidianità della gente del Sud. Da noi il bisogno si trasforma
in disperazione e la disperazione in rabbia. La malavita prende piede divenendo
spesso una conseguenza e non la causa, al contrario di cio’ che molti vogliono
far credere. Ma la Calabria serve cosi: una popolazione disarmata e sottomessa.
Da poter dominare e spremere quando occorre. Il bisogno non va soddisfatto
ma cavalcato, utilizzato come deterrente per tenere in pugno i deboli che
cosi si comandano meglio. Lo hanno fatto i politici locali, spogliando le nostre
città, mettendole in ginocchio in mezzo a cumuli di immondizia. Lo continuano a
fare i politici nazionali, imponendo nomine e candidature di gente senza alcun
legame ne interesse con e per il territorio. Cosi ci trattano da sempre.
Quando i calabresi diranno basta?
Ma ci sono cittadini che hanno deciso di organizzarsi. Che si sono rimboccati le
maniche e che hanno fatto della rinascita una ragione di vita. Persone che silenziosamente
hanno dato esempio: le donne di San Luca insieme a moltissime altre
donne calabresi che seguono il nostro cammino.
Mi chiedo: quali sono i programmi che le varie formazioni politiche hanno pensato
per il rilancio delle iniziative al femminile nel Sud Italia? Quali sono i progetti?
Noi vogliamo vederli. Noi conosciamo i nostri bisogni e per questo vogliamo
essere parte nella costruzione di iniziative rivolte al nostro mezzogiorno.

Chiediamo un confronto, aperto, cristallino. Vogliamo sapere cosa conoscete
delle reali problematiche legate ai singoli territori, alla loro quotidianità. Vogliamo
essere protagoniste e non spettatrici passive del cambiamento, che pretendiamo
a questo punto della storia.
Quale leader politico è disposto a firmare un contratto con le donne del Sud Italia?
Un protocollo d’intesa in cui si impegna a portare avanti dei progetti concreti?
Una dichiarazione di responsabilità, nero su bianco, che non si dissolva il giorno
dopo le elezioni? Dei punti chiari e degli obiettivi da ottenere in un tempo concordato.
Parlo a nome di tutte le donne calabresi che insieme a me fanno riferimento ai
valori della legalità, intesa anche come pari opportunità; a nome di tutte quelle
realtà associazionistiche del Sud Italia che condividono con noi circuiti virtuosi ed
iniziative: Vi chiediamo ascolto e siamo disposti al dialogo, ma sappiate che bisogna
ripartire dal Sud. La vera sfida è questa.

Rosy Canale
Presidente Movimento donne San Luca e della Locride

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