Elezioni,in Calabria l'affluenza alle urne piu' bassa d'Italia.

Elezioni,in Calabria l'affluenza alle urne piu' bassa d'Italia.

La Calabria si avvia ad essere la regione più assente dalle urne per le politiche. Alle 22 di domenica ha votato il 40,57% degli aventi diritto al voto (nel 2008 la percentuale era stata del 51,53). Nei precedenti due rilevamenti, alle 19 e alle 12, i valori sono stati rispettivamente del 31,46 e dell'8.07%. Si vota poco, meno che in Sicilia. E Reggio Calabria è in assoluto la provincia italiana che conta il maggior numero di astenuti, almeno nella prima giornata della tornata elettorale. Questo il dato provincia per provincia: a Catanzaro si è recato alle urne il 42,65% degli aventi diritto al voto (nel 2008 era stato il 57,17); a Cosenza il 42,43 (cinque anni fa il 50,91); a Reggio Calabria – è il dato più basso in regione – il 36,90% (47,83); a Crotone il 40,18% (47,97) e a Vibo Valentia – dove il calo è stato più evidente – il 40,29% (il 57,72 nel 2008).La novità di Beppe Grillo, la “salita” in campo di Mario Monti e i rapporti di forza fra Pd e Pdl che sembrerebbero rovesciati. La Calabria torna al voto e dalle urne uscirà un Parlamento nuovo, completamente diverso da quelli che eravamo abituati a vedere. Le urne sono aperte anche lunedì 25 febbraio, dalle ore 7 alle ore 15. I calabresi sono chiamati ad eleggere 20 deputati e 10 senatori, esprimendo il proprio voto sulla scheda rosa per la Camera e sulla scheda gialla per il Senato. Alle scorse elezioni la Calabria eleggeva due deputati in più, il taglio da 22 a 20 è dovuto al calo della popolazione riscontrato dal censimento Istat del 2011.
Sono 24 le liste in corsa per la Camera dei Deputati, 21 per palazzo Madama. Cinque anni fa lo scrutinio sancì la seguente distribuzione dei seggi: 22 deputati suddivisi per 7 al Partito democratico, 1 a Italia dei valori, 11 al Popolo della libertà, 1 Mpa e 2 all’Unione di centro. Per il Senato, invece, 6 furono quelli eletti nella lista del Pdl e 4 in quella del Pd.
Lo spoglio inizierà lunedì pomeriggio, subito dopo la chiusura dei seggi. Si partirà dal Senato. Per l’elezione della Camera possono votare i maggiorenni aventi diritto al voto, mentre per l’elezione del Senato possono votare coloro che, alla data di domenica 25 febbraio, hanno compiuto il venticinquesimo anno di età.
Sia per l’elezione della Camera (scheda rosa) sia per l’elezione del Senato (scheda gialla), l’elettore esprime il voto tracciando con la matita un solo segno (esempio, una croce o una barra) nel riquadro che contiene il contrassegno della lista prescelta. E’ vietato scrivere sulla scheda il nominativo dei candidati e qualsiasi altro segno potrebbe comportare l’annullamento della scheda stessa.

fonte corrieredellacalabria.it

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